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ROCCO, ECCO L’AGENDA PER RIPORTARE LA FIORENTINA FRA LE GRANDI. TUTTI I BIG RESTANO. TRE GRANDI COLPI. IACHINI, QUALE FUTURO? FARE ASSOLUTAMENTE LO STADIO. RIFORMARE IL CALCIO E DIRITTI TV. STIPENDI PIÙ EQUI
giovedì 9 aprile 2020, 00:00L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

ROCCO, ECCO L’AGENDA PER RIPORTARE LA FIORENTINA FRA LE GRANDI. TUTTI I BIG RESTANO. TRE GRANDI COLPI. IACHINI, QUALE FUTURO? FARE ASSOLUTAMENTE LO STADIO. RIFORMARE IL CALCIO E DIRITTI TV. STIPENDI PIÙ EQUI

Per misurare il livello di nostalgia e capire quanto manchino a Rocco Commisso la Fiorentina e Firenze, quanto lui vorrebbe essere qui, basta contare il numero di interviste telefoniche rilasciate negli ultimi giorni. Una valanga fra radio, tv, siti e giornali. E’ un modo intelligente per dire “io ci sono”, “sono lontano, ma lavoro per la Viola”, “sto facendo i programmi per l’immediato futuro”. Insomma, quando sarà finita l’emergenza Coronavirus (speriamo prima possibile, ovvio) il piano di Rocco partirà immediatamente per rilanciare e portare la Fiorentina nel giro delle Grandi del campionato, come ribadito anche in questi giorni.

La Pandemia non cambia i piani e il presidente viola l’ha spiegato bene perché lui opera in un settore, quello delle comunicazioni via cavo, che nonostante la crisi globale che sta travolgendo il pianeta, risentirà poco o niente della situazione, anzi, alla fine il fatturato potrebbe essere incrementato. E tanto per ribadire, ieri è uscita la famosa classifica annuale di Forbes che colloca il presidente della Fiorentina al posto 383 della classifica degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari. Per dare un’idea e fare un raffronto, il patrimonio stimato di Diego Della Valle è di “soli” 1,1 miliardi di dollari.

Insomma, i soldi ci sono, le idee pure, fatemi lavorare e vedrete i risultati.

Il piano di lavoro, normale, è diviso sostanzialmente in due parti. C’è il settore più sportivo, quello del campo, per capirci. E uno più amministrativo, quello della scrivania, tanto per sintetizzare.

Ecco, allora cerchiamo di aprire l’agenda di Rocco e leggere i principali punti partendo dal comparto sportivo che interessa di più ai tifosi, anche se invece dovrebbe essere una conseguenza del lavoro fatto dai piani economico-strategici fatti a tavolino

1)     La prima cosa che Rocco farà è capire esattamente quanto margine di manovra darà l’Uefa, in che termini saranno promulgate, le nuove normative per la revisione del fair play finanziario per i prossimi tre anni a causa della crisi. Molto probabilmente la Fiorentina che ha un buon bilancio, un imprenditore che ha risorse e voglia di investire, potrà sforare i limiti e investire molto di più dei suoi parametri da subito per fare una grande squadra e poi rientrare economicamente in tempi più lunghi. Questo è il nodo, anche per stabilire i budget della prossima campagna acquisti.

2)     Al di là dei budget, le idee operative sono però già molto chiare e Rocco l’ha già detto più volte. Intanto i big non partiranno. Si mettano l’animo in pace tutte le pretendenti, i vari Chiesa, Castrovilli, Milenkovic e compagnia non sono in vendita e non saranno venduti

3)     Sul mercato, oltre alle normali operazioni in entrata e uscita per rinforzare mediamente la rosa, l’obiettivo è portare a casa due-tre giocatori di prima fascia, gente che faccia la differenza. Un difensore di piede sinistro per far ripartire l’azione, un centrocampista di grande personalità e un attaccante centrale, esperto, dal gol facile, sono nel mirino

4)     Ci sono poi i contratti da rinnovare, primo fra tutti quello di Chiesa. L’idea è di far diventare Chiesa la bandiera della Fiorentina. L’idea di giocare in una squadra forte, con un ingaggio da campione, rende felice Chiesa. C’è armonia nei programmi. Barone sta limando la proposta con Enrico Chiesa e appena potrà tornare a Firenze, Rocco si siederà attorno a un tavolo per chiudere la trattativa e annunciare l’accordo. Si prolungheranno anche Vlahovic e gli altri giovani che restano, tutti fino alla stagione 2024-25

5)     Nell’agenda di Rocco c’è anche il discorso allenatore. Iachini resta o no? Se ne sta discutendo. A Rocco piacciono la persona e la sua capacità di lavoro, l’allenatore ha riportato la squadra in condizioni di relativa sicurezza, ma la Fiorentina non è cresciuta come gioco. Che fare? Lo stop al campionato ha impedito di rispondere a tutti gli interrogativi, in un verso o in un altro. La decisione non c’è, è ancora più difficile perché Iachini aveva diritti a giocarsi le chances nelle dodici partire rimaste. Ora? Complicato da dire oggi. Restano comunque in piede i contatti con allenatori di livello internazionale, Rocco ragiona su tanti aspetti e presto deciderà.

6)     Veniamo alla parte amministrativa, diciamo così. Costruire un nuovo stadio con opere infrastrutturali resta sempre il primo obiettivo. Quello focale. Ci sono trecento milioni a disposizione, pronti per essere spesi. Quando tornerà a Firenze il presidente ha intenzione di riaprire il discorso ad ampio raggio per capire quale sarà la soluzione da adottare. La Mercafir è stata bocciata ancora una volta e piuttosto duramente, nell’ultima intervista l’ha addirittura definita “un’idea stupida”. Rocco e Joe Barone lavoreranno per trovare una soluzione condivisa nell’Area Metropolitana, che sia Campi o Signa o quant’altro lo vedremo. Intanto in questi giorni, lavorando telematicamente, le proposte e le situazioni sono state attentamente valutate. Resta il Franchi, suggestione storica, ma come abbiamo spiegato mille volte, parlare di costruire o rifare lo stadio è improprio, servono lo stadio ma anche annessi come alberghi, musei, centri commerciali. Per speculare? Macché, per alzare il fatturato. Questo è il nodo. Oltre allo stadio sono imprescindibili opere che producano ingente reddito per alzare il fatturato e consentire alla Fiorentina di diventare più competitiva nonostante il fair play finanziario. Se non si risolve questo problema sarà difficile mettere in pratica tutti gli altri punti dell’agenda.

7)     Per costruire lo stadio rapidamente non ci sono però soltanto i problemi fiorentini e la difficoltà di reperire un’area adatta, ma anche i lacci di una legislazione italiana obsoleta che impedisce agli imprenditori di investire. Il famoso fast, fast, fast non funziona. Anche per questo motivo Joe Barone si è fatto assegnare la commissione della Lega Calcio che si occupa di queste problematiche essenziali per il futuro del calcio e non solo della Fiorentina. Barone presenterà a breve una proposta globale con tutte le richieste normative che la Lega calcio sottoporrà poi al governo. Si aspetta una accelerata decisiva con una nuova legge ad hoc.

8)     Per quanto riguarda l’area adatta da trovare nella Città Metropolitana, Rocco si aspetta ancora una posizione costruttiva da parte del sindaco Nardella. Dopo il no all’asta, Nardella potrebbe provare a trovare altre soluzioni burocratiche proprio per la Mercafir, battere nuove strade che consentano di superare gli ostacoli attuali e riproporre l’affare in termini diversi. E’ possibile? Lo vedremo. Nardella con lungimiranza, in caso di impossibilità a trovare una soluzione nel comune, potrebbe però anche farsi promotore di uno screening territoriale e di una collaborazione globale in quanto sindaco della Citta Metropolitana. Il tutto nell’interesse della Fiorentina. Rocco valuterà

9)     Rimanendo sul tema infrastrutture, Rocco ha molto a cuore anche la situazione Bagno a Ripoli. Andrà fatto un summit prima possibile per capire se ci saranno ritardi per il Coronavirus e come i tempi potranno essere recuperati. Rocco, ma anche il sindaco Casini, vuol provare a rimanere nei termini temporali stabiliti, due anni al massimo.

10)     Per la parte amministrativa il presidente viola ha in testa di dare nuovo impulso anche al settore marketing e merchandising. Ha idee per posizionare meglio il brand Fiorentina nel mondo, farlo diventare ancora di più un marchio globale legato a Firenze, mettendo in moto sponsor e manifestazioni capaci di attirare investitori e quindi risorse per alzare il famoso fatturato e far diventare la società più conosciuta e appetibile.

11)     Per la Lega Calcio, oltre alla commissione stadi, Rocco ha voglia di incidere molto di più per cambiare le regole e rilanciare il calcio italiano. Si batterà insieme ad altri presidenti, soprattutto stranieri, per rivedere la legge sulla ripartizione e la cessione dei diritti televisivi. Le idee sono tante anche per modernizzare un mondo stantio e lanciare il calcio italiano all’estero aprendo uffici di rappresentanza e lavorando in modo manageriale.

12)     La situazione globale, la grande crisi, impongono pure tagli e ristrutturazioni aziendali. La forza lavoro incide troppo, dal 50 al 70 per cento a seconda delle situazioni, e anche per la Fiorentina è un peso insopportabile. Soprattutto poi se la stagione non finirà e arriveranno 20 milioni in meno dai diritti televisivi e altri 5-7 dagli altri mancati incassi, quasi una trentina. Che fare? Rocco è per la linea soft. Barone ha cominciato a parlare con capitan Pezzella e si troverà una soluzione condivisa se i giocatori capiranno che qualche sacrificio lo dovranno fare anche loro. Ciascuno, naturalmente, in base all’entità e in proporzione allo stipendio che prende. Si discute e si tratta con una certezza: la Fiorentina non ha l’acqua alla gola come altre società. E non finiranno in cassa integrazione i dipendenti come ha fatto De Laurentiis a Napoli. Rocco è un’altra roba e un accordo si troverà.

Ecco, più o meno è questo il piano a grandi linee.

Ora non resta che sperare nella buona salute di tutti, primo pensiero di Rocco, aspettare l’attenuarsi del contagio e poi capire cosa si farà di questo finale i stagione. Dopo capiremo di più.