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ECCO TUTTE LE STRATEGIE DI ROCCO PER LA PANCHINA. IACHINI CONFERMATO SOLO PER PRENDERE TEMPO PRIMA DI DECIDERE. SARRI STA RIFLETTENDO, SI LAVORA SULLA JUVE E SUI PROGRAMMI. INTANTO C’E’ IL PROBLEMA RIBERY. CON L’UDINESE CALLEJON SUBITOTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 22 ottobre 2020, 00:00L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

ECCO TUTTE LE STRATEGIE DI ROCCO PER LA PANCHINA. IACHINI CONFERMATO SOLO PER PRENDERE TEMPO PRIMA DI DECIDERE. SARRI STA RIFLETTENDO, SI LAVORA SULLA JUVE E SUI PROGRAMMI. INTANTO C’E’ IL PROBLEMA RIBERY. CON L’UDINESE CALLEJON SUBITO

Dunque, come vi avevamo anticipato, Iachini era e resta l’allenatore della Fiorentina per espressa e ferma volontà di Rocco Commisso in persona personalmente. 

L’interrogativo adesso è un altro: per quanto tempo ancora? 

E qui il discorso diventa complesso. E’ chiaro che se domenica prossima la Fiorentina dovesse perdere con l’Udinese l’addio dell’allenatore diventerebbe automatico, quasi obbligato. In tutti gli altri casi Rocco è intenzionato ad andare avanti con il “suo” Beppe sperando di arrivare alla fine della stagione e quindi del contratto. 

Ma perché?

Il discorso di Rocco è di una praticità assoluta e il ragionamento di un pragmatismo ineccepibile. Provo a sintetizzare: il presidente viola continua a sostenere che questa squadra con Iachini o senza Iachini non è ancora pronta per attaccare decisamente la zona Europa League, c’è ancora gran lavoro da fare, serve anche alla società un altro anno di crescita, è fiducioso che Iachini possa riprendere in mano la situazione e comunque arrivare dodicesimi (nella peggiore delle ipotesi) o ottavi cambierebbe ben poco. 

In sostanza è più o meno quello che il presidente pensava al momento della conferma di Iachini. La sua speranza è sempre quella di poter fare una stagione normale, magari con uno step in più rispetto al decimo posto dell’anno scorso.

Attenzione però, rispetto a questa estate la situazione è in assoluta evoluzione e la prospettiva sta cambiando. Rocco continua a non ascoltare i suoi dirigenti che sarebbero per un cambio di panchina immediato ma ha finalmente capito i limiti di questo allenatore e adesso sa benissimo che la Fiorentina in futuro prossimo o remoto dovrà ripartire da un tecnico importante. L’allenatore è la base su cui costruire un progetto. 

Dunque, Rocco spera di non dover intervenire ora, non ha voglia di pagare un altro allenatore, nell’immediato teme di dover prendere un traghettatore, ma di nuovo c’è che è partita la caccia a un allenatore vero. 

E qui siamo a Sarri che, come vi abbiamo scritto una quindicina di giorni fa, è il primo obiettivo per la prossima stagione. Rocco dice che il suo incontro con l’ex allenatore della Juventus è una fake news, di sicuro però intermediari in nome e per conto della Fiorentina, hanno prospettato a Sarri un futuro in viola. Si parla anche di un incontro con Joe Barone, ma anche qui non ci sono conferme.

Ricapitolando. Ecco le strategie: se le cose tornano in una normalità accettabile, se la Fiorentina resta a galleggio tra la parte sinistra e destra della classifica, se il rendimento diventa sufficiente, Iachini è destinato a farsi tutta la stagione. Sull’obiettivo Sarri, infatti, ma in seconda battuta anche su altri allenatori di prima fascia (Spalletti e non solo) si sta lavorando per programmare un futuro diverso, per un nuovo ciclo da grande Fiorentina. Finalmente, mi verrebbe da dire.

Resta l’incognita del presente. Ce la farà Iachini a rimettere in piedi la squadra? 

Questo è il grande interrogativo. I dubbi sono tanti e nel caso in cui la situazione dovesse precipitare, allora, ma solo allora, si cercherebbe di convincere Sarri a rimettersi subito la tuta.

C’è bisogno di tempo. E l’allenatore ha chiesto tempo e ve lo abbiamo già scritto. Anche per questo Iachini non è stato esonerato e verrà supportato il più possibile.

Intanto per Sarri c’è il contratto da risolvere con la Juventus e anche se la trattativa è in atto da giorni, si passa dall’ottimismo a docce fredde con rapidità. Poi Sarri teme che prendere una squadra in corsa possa essere una scelta sbagliata, sta riflettendo. Non ultimo ci sono anche altre società come la Roma, ma anche spagnole e inglesi più importanti della Fiorentina, che hanno sondato il terreno con Ramadani. Che Sarri abbia in testa e nel cuore la Fiorentina è noto da sempre, ma oggi non è così automatico mettere l’allenatore di Figline sulla panchina viola. Ma anche per il futuro Sarri con gli intermediari è stato chiaro: nel caso in cui dicesse ok, servono un contratto molto lungo, autonomia nelle scelte tecniche e ingaggio da top allenatore anche se ridimensionato per affetto rispetto agli oltre sei milioni percepiti dalla Juve. 

Non resta che aspettare gli eventi e navigare a vista, la situazione è complessa in virtù della scelta sbagliata in estate: Iachini non andava riconfermato. Le prime quattro gare hanno evidenziato errori e limiti imbarazzanti. La squadra non sembra in sintonia con l’allenatore. Le idee tattiche sono confuse fino a far perdere l’identità acquisita l’anno scorso. Vi do solo un dato: domenica scorsa la Fiorentina è stata la squadra che ha corso meno fra tutte le 20 di serie A. Cosa vuol dire? Che si gioca da fermo, che non esiste il movimento senza palla, che manca la coralità. Serve altro?

Iachini ha parlato alla squadra, in settimana lo farà anche Rocco, si spera in una reazione almeno nervosa, ma non sarà facile.

Dall’interno si continua poi a sottolineare l’insoddisfazione di molti giocatori e soprattutto di un leader come Ribery che dalla società si aspettava una squadra più forte, ma anche un allenatore diverso. C’è simpatia umana, ma il gioco-non gioco di Iachini non piace al campione francese. Non è poco.

Concludendo, se non è ancora maturo il tempo per la rivoluzione sarriana, ci sarebbe quasi da augurarsi che la squadra si riprendesse per evitare salti nel buio e soluzioni estemporanee come il ritorno di Montella. Comunque si rigiri, ci sono ostacoli molto alti.

Intanto per domenica Iachini avrà tutti a disposizione meno Borja Valero. Si prospetta l’esordio dall’inizio di Callejon, un altro giocatore di categoria superiore che di sicuro è rimasto stupito dalla prestazione di domenica scorsa, ma lui è uno che può dare tanto. Se non ci sono gli schemi, a volte possono supplire le giocate dei campioni.