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Cecchi Gori consiglia Commisso: "Kean? Non lo ritrova un altro così. Per Palladino parlano i risultati"TUTTO mercato WEB
ieri alle 19:00Copertina
di Redazione FV
per Firenzeviola.it
fonte a cura di Giacomo Galassi e Angelo Giorgetti

Cecchi Gori consiglia Commisso: "Kean? Non lo ritrova un altro così. Per Palladino parlano i risultati"

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Indimenticato ex presidente della Fiorentina, Vittorio Cecchi Gori segue ancora oggi le gesta della squadra viola, tra campionato e coppe europee. Figlio di Mario, il produttore cinematografico è ancora l'ultimo patron del club viola ad aver sollevato un trofeo con la Coppa Italia del 2001, tuttora l'ultimo sigillo nella bacheca gigliata. Intervenuto a Radio FirenzeViola nel corso di "Garrisca al Vento", queste sono state le sue dichiarazioni sulla Fiorentina:

Palladino non ha conquistato tutti. Come si fa a mettere d'accordo tutti a Firenze?
"L'allenatore si conosce bene solo lavorandoci insieme, da fuori è difficile parlarne. Ma i risultati parlano, la Fiorentina quest'anno ha fatto bene. L'allenatore da solo non è determinante, dipende dai giocatori. Dipende che ricerca dei giocatori si fa: guardate il Napoli, se quest'anno vince lo scudetto fa qualcosa di pazzesco, ma è stato Conte a scegliere i suoi calciatori. In questa maniera si può fare meglio".

Kean è l'uomo del momento. Si aspettava una stagione del genere?
"A me è sempre piaciuto Kean, l'avrei preso già prima. Mi meraviglio infatti della Juventus, si vedeva lontano un miglio che sarebbe esploso. Moise oggi è forse il miglior centravanti che abbiamo in Italia".

Se potesse dare un consiglio a Commisso sulla situazione Kean, cosa le direbbe?
"L'accordo del presidente coi singoli giocatori dipende dal tipo di rapporto che ha lui stesso con loro. I giocatori però vanno anche accontentati, Kean è un calciatore nato alla Juventus ma va tenuto a tutti i costi, non lo ritrova mica un altro attaccante così la Fiorentina".

A proposito di punte, lei ebbe a che fare con Batistuta. Per convincere certi giocatori gli va garantito anche un mercato all'altezza.
"Certo, ma ogni giocatore vorrebbe giocare solo al Barcellona o al Real Madrid. I giocatori forti vogliono stare nelle squadre forti, ma Firenze è comunque una buona piazza".

Tornando a Kean, crede che qualcuno pagherà i 52 milioni della clausola?
"Viste le quotazioni che leggo a giro, Kean vale quei soldi. Dopo un campionato del genere in cui ha giocato sempre a maggior ragione".

Domenica Roma-Fiorentina, con Ranieri che mette in comune entrambe.
"Una persona d'oro, nonché uno di noi. È il caso di un tecnico che fa un po' tutto, anche il padre dei giocatori. Ranieri è un ottimo allenatore e guardate ancora una volta cosa ha fatto alla Roma: è un ottimo tecnico e un'ottima persona. L'allenatore però deve legare prima di tutto col presidente, altrimenti le cose non vanno bene".

Che confronto sarà tra i due allenatori?
"Quello tra il vecchio Ranieri e il giovane Palladino, bravo come era anche Italiano".

Quella dell'Olimpico sarà una sfida decisiva?
"Non credo, sia la Roma che la Fiorentina possono rientrare in Europa League".

Tornerà a Firenze prima o poi?
"Speriamo. Intanto qualcuno deve rendere giustizia a ciò che hanno fatto a me e Firenze. A giugno ci sarà il verdetto della Cassazione su ciò che successe ai miei tempi, e deve essere riconosciuta l'ingiustizia che ha subito la Fiorentina rispetto alle altre squadre: hanno nascosto tutto sotto al tappeto".