
Di Gennaro: "Zaniolo è un giocatore in meno. Difficile possa riprendersi"
Nel lunedì mattina di Radio FirenzeViola spazio ad Antonio Di Gennaro. L'ex viola, attualmente opinionista RaiSport, ha parlato così della sconfitta della Fiorentian a Roma: "La Fiorentina ha fatto una buona partita, ha trovato davanti uno dei portieri migliori del campionato assieme a De Gea, perché Svilar è stato decisivo. Su Zaniolo posso dire che mi sembra sempre disconnesso rispetto a tutto. Se non cambia mentalità sarà difficile per lui rimettersi in gioco a questi livelli. Giovedì sarà la partita dell'anno, non so se le scelte fatte ieri sono state fatte anche in vista del ritorno col Real Betis.
A questa squadra manca soprattutto un vice-Dodo. Parisi si adatta a destra ma non è il suo. Poi ci sono giocatori che giocano in ruoli che non sono loro, penso a Folorunsho e anche a Zaniolo. Giovedì ci vuole una squadra che abbia capacità di ribaltare il risultato e con grande carattere. Le motivazioni non mancheranno ma l'aspetto caratteriale sarà decisivo. Per quanto riguarda la corsa all'Europa c'è una bagarre incredibile, la Fiorentina si è persa a inizio 2025 e paga questo, forse anche per un po' di inesperienza di Palladino. Ma ripeto, la mancanza di Dodo si è sentita: è un giocatore insostituibile, anche perché non c'è un altro esterno a destra. Questa è comunque la Fiorentina più forte, come organico, dell'era Commisso .Poi deve essere bravo l'allenatore a far rendere le qualità della rosa. Chi metterei a centrocampo giovedì? Direi Fagioli, Mandragora e Adlì. Sono rimasto ancora una volta colpito da Mandragora che sta facendo qualcosa di straordinario.
E qui torno su Zaniolo: Mandragora è un giocatore normale, ma è diventato straordinario col lavoro. Zaniolo aveva tante possibilità, come le ha avute anche Balotelli. Poi è inutile che si parli di ambiente, infortuni e altro, sono scuse. Mandragora è l'emblema che con il lavoro e la determinazione si può arrivare in alto. Zaniolo è da Nazionale, ma non lo capisce. Per Firenze e la Fiorentina è un giocatore in meno. Non so se crescerà ancora. Non è cresciuto all'Atalanta, dove è peggiorato. Io l'ho fatto il calciatore: appena molli così è finita".







