
Repubblica denuncia: ancora cori razzisti nei confronti di Moise Kean
Su la Repubblica (edizione nazionale), Silvia Scotti racconta le emozioni del pomeriggio dell'Olimpico, citando anche delle offese razziste che sarebbero arrivate dagli spalti nei confronti di Moise Kean. "Ci provano Kean, troppo isolato e beceri buu razzisti, e Zaniolo, troppo nervoso per reggere la pressione di uno stadio ostile. Fischi ad ogni tocco, cori offensivi. A dicembre, con la maglia dell’Atalanta, aveva segnato e festeggiato. Stavolta soffre: sostituito dopo un’ora, in panchina è visibilmente agitato. Espulsione inevitabile". Un passaggio rapido che testimonia però un comportamento scorretto da parte di alcuni tifosi presenti.
Poi il racconto della partita: la Fiorentina non ha avuto abbastanza testa per pensare anche alla Roma. Aveva promesso che ci sarebbe stata, che avrebbe messo impegno, ma il campionato è diventato solo un fastidio, un appuntamento da rimandare. Lo si capisce subito dalle scelte di Palladino: niente palleggiatori, Gudmundsson lasciato in panchina, centrocampo muscolare e attaccanti verticali. E che De Gea ce la mandi buona. Ma anche lui fa il possibile: è attrezzato per gestire situazioni difficili, ma i miracoli sono un’altra cosa.
Palladino non appare sereno nemmeno al momento del gol di Dovbyk, arrivato nei quattro minuti di recupero del primo tempo indicati dall’arbitro. Agita il cronometro davanti al quarto uomo: «Non ho protestato, era avanti di cinque o sei secondi», dirà poi. Ma sa che il problema non è il recupero, è la mancanza di fiato, di concentrazione. Ranieri, invece, è lucido. Gestisce la densità in mezzo al campo imposta dai viola e fa il suo gioco: si copre, si difende, rischia poco e porta a casa il massimo.
Applausi poi per per Edoardo Bove, cresciuto a Trigoria, che ha lasciato la Roma a malincuore. Il passato davanti agli occhi, la paura del futuro. “Che sarà, sarà”, canta la Curva Sud. Lui piange a dirotto. Striscioni, cori: “Uno di noi”. Le telecamere lo seguono. I compagni della Fiorentina restano in campo, gli ex romanisti lo abbracciano. Occhi lucidi.







