
Da esubero a (possibile) soluzione: Richardson cerca l'ipoteca sul futuro
Tra poche ore Raffaele Palladino scioglierà le riserve ufficializzando la formazione titolare di Venezia-Fiorentina. Amir Richardson potrebbe partire dal primo minuto, un po' per il suo stato di forma propositivo e un po' per il calo evidente di Yacine Adli. Che nonostante l'assist servito a Gosens, giovedì sera si è preso dei discreti rischi nel primo tempo della gara contro il Real Betis. Non a caso è stato sostituito dall'allenatore, che ha inserito proprio Richardson sulla trequarti (come aveva fatto a Roma del resto).
Da esubero a soluzione: la parabola di Amir.
Il classe 2002 poteva lasciare la Fiorentina a gennaio, era nella lista degli esuberi di Pradè e Goretti. Lui stesso non era sereno per via dello scarso impiego che gli aveva riservato l'allenatore, tanto che il suo entourage ha provato a trovargli una sistemazione fino all'ultimo giorno. E' stato impossibile perché i viola avevano già occupato tutti gli slot disponibili per i prestiti internazionali. E nessuno era disposto ad acquistare l'ex Reims a titolo definitivo. Sia in Italia che all'esterno.
Ipoteca sul futuro: Richardson si gioca tutto.
Paradossalmente l'emergenza a centrocampo può giocare in favore di Richardson. Se dovesse confermare la crescita delle ultime settimane, il calciatore marocchino potrebbe perfino meritarsi la conferma in un progetto che quattro mesi fa lo vedeva ai margini. Da esubero a (possibile) soluzione, in base alle scelte che farà Palladino, il ventitreenne è pronto a dare tutto per guadagnarsi la permanenza. Ricordiamo che il figlio di 'Sugar' ha un contratto valido fino al giugno del 2029, per 800 mila euro a stagione.







