
De Gea il primo importante mattoncino, adesso gli altri tasselli per ripartire
Gli ultimi giorni per la Fiorentina non sono stati sicuramente semplici o tranquilli. A partire dalla conferenza stampa, andata in scena nel tardo pomeriggio di martedì, si sono susseguiti una serie di eventi che hanno reso quantomeno caotica l'attività dei dirigenti gigliati al Viola Park. Dalle dimissioni, poi trasformate in risoluzione consensuale del contratto, di Raffaele Palladino, al duro comunicato della Curva Fiesole, fino alle riflessioni sul futuro di Daniele Pradè. In questa complicata situazione che vede il club di Rocco Commisso impegnato su più fronti per programmare la prossima stagione, quella che porterà al centenario del club, ecco che ieri sera è stato posto il primo mattoncino. Si tratta del rinnovo di contratto fino al 2028 di David De Gea.
L'importanza in numeri
La notizia che le parti erano molto vicine, come vi abbiamo riportato su FirenzeViola.it, era trapelata già nel pomeriggio di ieri, poi in serata è arrivata la conferma ufficiale da parte della Fiorentina. "ACF Fiorentina comunica di aver rinnovato il contratto che legava il calciatore David De Gea al Club viola fino al 30 giugno 2028. David De Gea, arrivato nella scorsa sessione estiva di mercato, dopo una carriera divisa tra Atletico Madrid e Manchester United, ha scelto pertanto di continuare il suo percorso in maglia gigliata dopo una stagione, la scorsa, in cui ha difeso la porta della Fiorentina in 42 occasioni, ottenendo 11 clean sheet".
Questo il comunicato con cui il club viola ha annunciato il rinnovo di contratto del suo numero 43. De Gea raddoppierà il suo stipendio, da 1,5 a 3 milioni a stagione, e difenderà ancora i pali della porta gigliata. Una conferma importante, l'estremo difensore spagnolo era stato cercato da formazioni blasonate e ricche come il Monaco che gli offriva la possibilità di giocare la Champions League, che rappresenta il primo mattoncino in vista della stagione 2025-2026. Più che un mattoncino si tratta di vere e propria fondamenta considerando la stagione che ha vissuto l'ex Manchester United. 42 partite giocate in stagione tra tutte le competizioni, 11 clean sheet (tutti in Serie A), 3 rigori parati (due contro il Milan in Serie A e uno a Felcsut nei preliminari di Conference League contro la Puskas Akademia) e addirittura un assist (per il terzo gol di Kean contro il Verona lo scorso ottobre). Il tutto ovviamente circondato da innumerevoli grandi parate che hanno salvato più di una volta la porta gigliata. Dopo la contestazione dei tifosi ad Udine e i mancati festeggiamenti per il raggiungimento della qualificazione alla Conference League De Gea non era così sicuro di restare. Anche sui social (QUI il suo post) aveva parlato di riflessioni da fare. Poi però, grazie anche al lavoro dei dirigenti gigliati, sì è convinto a restare e ad accettare la proposta di rinnovo triennale ad un giorno dalla scadenza della possibilità per la Firoentina di prolungare unilateralmente il suo contratto fino al 2026.
Dall'allenatore a Dodo e Kean: i prossimi tasselli
"A forza di mattoni si tirano su le case" dice un vecchio detto. E allora, posata la prima pietra con il rinnovo di De Gea, adesso per costruire la casa c'è bisogno degli altri tasselli. Un pezzo alla volta i dirigenti viola dovranno riuscire a tirare su la Fiorentina della prossima stagione. Oltre al rinnovo del portiere spagnolo, preceduto dai riscatti obbligatori di Gosens e Fagioli e dalla permanenza annunciata di Richardson, i prossimi passi dovranno portare ad un nuovo allenatore (QUI il casting completo) e alla risoluzione delle questioni Dodo e Kean. L'esterno brasiliano ha espresso qualche malumore in quest'ultima parte di stagione ma è sempre stato molto legato a Firenze, come dimostrato anche dai recuperi lampo dai problemi fisici avuti negli ultimi anni. Il suo contratto scade nel 2027 e, come detto da Pradè in conferenza stampa, la Fiorentina sta attendendo una sua risposta all'offerta di prolungamento. Le big europee intanto restano alla finestra. Per quanto riguarda Kean invece la situazione è diversa. Ogni discorso certo dovrà per forza essere rimandato a dopo il 15 luglio, quando scadrà l'ormai famosa clausola da 52 milioni. Poi in ballo c'è anche la questione Gudmundsson, con un riscatto da 17 milioni di Euro da ridiscutere con il Genoa e un processo ancora in corso in Islanda.






