
Fazzini ci piace, Viti esperienza per la difesa. Attacco: Kean (forse), Dzeko e un giovane. Pioli pensa al centrocampo, ecco i candidati: Bennacer, Asllani, Frendrup, Traorè, Fabbian. Addio a Gud, ma rimpiazzarlo non sarà facile
In questa domenica di fine giugno, molto afosa, la Fiorentina ha sistemato un altro tassello: è arrivato dal Nizza, ultima stagione a Empoli, Mattia Viti, centrale difensivo. Prestito con diritto di riscatto a 4,5 milioni e il 15 per cento sulla futura rivendita. Viti, toscano di Borgo San Lorenzo, è uno di quei giocatori cresciuto molti anni fa nell’Empoli, seguito dalla Fiorentina, poi finito altrove. Adesso abbraccia finalmente Firenze. Farà comodo in difesa anche se al momento ancora non è dato sapere se Pioli opterà per lo schieramento a tre o a quattro. Sicuramente Moreno che non ha convinto e Valentini, buona la sua annata a Verona, sono destinati ad andar via, verosimilmente entrambi nella città di Giulietta. Attenzione poi a Comuzzo che rientra nei corteggiamenti di alcuni club. La Fiorentina, però, ha fatto capire di volerlo tenere. Speriamo sia così.
Fazzini oggi sarà viola. Affare concluso, manca solo l’ufficialità che dovrebbe essere sancita in giornata. I buoni rapporti tra Fiorentina ed Empoli hanno favorito questa operazione che ci sentiamo di definire ottima. Al di là dei 10 milioni più un paio di bonus, sono le circostanze per le quali è maturata che spiegano la convinzione della Fiorentina. Fazzini a gennaio aveva rifiutato il Napoli, temendo con Conte di fare molta panchina. Avrebbe preferito la Lazio, ma l’Empoli non gradiva quelle modalità di pagamento richieste da Lotito. Poi la stagione del club di Corsi è finita male, quella dolorosa retrocessione è stata figlia anche di un periodo di assenza di Fazzini perché quando il neo viola è rientrato la sua qualità è stata subito evidente, seppur non sia bastata ad evitare il peggio. In questi giorni mentre il centrocampista era impegnato in Slovacchia con l’Under 21, diverse società sono ritornate alla carica. Ancora Napoli e Lazio, Sarri è un suo grande estimatore, quindi il Bologna di Italiano. In scia, senza per altro formulare proposte di acquisto, si era inserito anche il Como. Fabregas, infatti, aveva chiesto dettagliate informazioni su Fazzini. La Fiorentina ha sentito odore di imboscata e ha chiuso la trattativa. Aiutata, va detto, anche dal giocatore: toscano, famiglia di sportivi - il nonno Giorgio è stato capitano non giocatore in Davis ai tempi di Pietrangeli -, con la Fiorentina nel cuore, il centrocampista è stato entusiasta dell’opportunità viola, anzi, la desiderava da tempo. Fazzini ha coronato un sogno, queste motivazioni lo faranno rendere al massimo. Trequartista, mezz’ala, un dieci moderno, che sa vedere la porta. Senza usare iperboli perché il ragazzo deve crescere ancora tanto, ma con Fazzini si vede un orizzonte che non sempre abbiamo intravisto nelle scelte della Fiorentina. Fabbian è un altro elemento con qualità e intensità. Non sarebbe male, sempre che lo consideriamo calciatore in crescita, sul quale lavorare.
Capitolo attaccanti: l’idea degli uomini mercato viola è di averne almeno tre. Finalmente, viene da esclamare. Perché la forza di una squadra è spesso data dalla composizione del pacchetto offensivo. Le stagioni sono sempre più lunghe e stressanti, servono calciatori e le punte sono quelle che determinano di più. Stato dell’arte: Pioli ha Kean, quantomeno speriamo… Le indiscrezioni su una sua partenza sono pesanti, ma la società spera che Moise opti per un altro anno a Firenze. Gli arabi gli hanno sventolato sotto il naso 45 milioni netti per un triennio, più il costo della clausola (52), portano il totale a circa 100 milioni. In Inghilterra c’è lo United interessato e non solo. Dal 1 al 15 luglio la Fiorentina starà in apnea e dal 16, se non si sarà presentato nessuno per far scattare la clausola, il club potrà respirare.
Intanto è arrivato a Dzeko e al momento siamo a 2 grossi calibri là davanti. Da immaginare alternativi e complementari a seconda dei frangenti. La Fiorentina insegue un terzo prospetto, giovane naturalmente. E il discorso non fa una piega perché lo scopo di un club è quello di pianificare il futuro. Soprattutto adesso che sembra, dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di venerdì scorso, passare la la possibilità di portare da 5 a 8 anni il contratto di uno sportivo. Toccherà alla Fifa esprimere l’ultima parola. Alla Fiorentina piace la punta del Cesena, Cristian Sphendi, albanese con passaporto italiano, classe 2003, legato ai romagnoli fino al 2028. Nell’ultima annata in B ha firmato 13 reti in 38 presenze. Anche lui è reduce da un infortunio, ma adesso sta bene. Un prospetto che intriga è quello di Pio Esposito (valido esponente di una famiglia di calciatori). In questo caso però il problema sarebbe contrattuale: proprio in queste ore l’Inter lo ha blindato fino al 2030 e non avrebbe intenzione di cederlo, se non in prestito. Soluzione che non piacerebbe alla Fiorentina per i motivi detti in precedenza, mentre potrebbe avere più possibilità con il fratello maggiore Sebastiano, sempre dell'Inter, in scadenza al 2026.
Anche Colombo del Milan, ultima stagione a Empoli, è un profilo sul quale si potrebbe lavorare. Ha caratteristiche di spessore e solo 23 anni: un attaccante di solito matura un po’ più tardi.
Centrocampo: i nomi che stanno girando sono tutti stuzzicanti. Pioli ha sempre puntato forte sulla mediana: a lui piacciono i “liberi pensatori" in mezzo al campo. Nel Milan scudetto aveva Bennacer, giocatore di spessore. Torna a Milano dopo l’esperienza al Marsiglia e guadagna 4 milioni netti all’anno. Non sono coriandoli, ma un calciatore così potrebbe fare la differenza. La Fiorentina ha fatto un sondaggio con altri ex empolese, Asllani, ora all’Inter. In nerazzurro non è mai esploso e forse non è tutta colpa sua. Chi lo conosce bene giura che sia molto valido. Il genoano Frendrup è un vecchio pallino della Fiorentina e anche su di lui pochi discorsi: calciatore forte. Traorè ha fatto riavvolgere il nastro agli ultimi tempi di Corvino quando Pantaleo lo prese dall’Empoli e poi non se ne fece di nulla. Era anche il periodo finale della gestione finale dei Della Valle. Girarono anche voci sullo stato di salute del centrocampista, malignità per altro smentite clamorosamente dai fatti. La sua carriera però prometteva qualcosa di più, ma è sempre in tempi per rifarsi.
Chiudiamo con Gudmundsson. Salvo clamorose sorprese, la Fiorentina ha deciso di non riscattarlo, cioè di non spendere 17 milioni, oltre ai 7/8 già versati dodici mesi fa. Per la società viola sono troppi, evidentemente secondo i dirigenti l’islandese non vale la spesa. Su questo tema sono in molti a pensarla diversamente, ma i soldi sono della Fiorentina che ha il diritto di fare come crede. Ma come sarà sostituito un giocatore così? Uno dei pochi in grado di saltare l’uomo e inventare qualcosa? Con 17 milioni se ne può prendere uno uguale? Pare dura sulla carta.
Il mercato della Fiorentina sembra cominciato discretamente, ma molto si deciderà con Kean e Gud: con loro ci sarà una squadra, senza sarà un’altra. Siamo solo all’inizio di un’estate torrida. Anche per la Fiorentina.







