
Carlo Conti: "Kean in Arabia? Se vuole mi metto le treccine e vado io al suo posto"
Carlo Conti, magnifico messere della finale di calcio storico che si giocherà oggi giorno di San Giovanni in Piazza Santa Croce, ha parlato a margine dell'evento anche ai nostri microfoni:
Quanto è orgoglioso di essere Magnifico Messere?
"È la seconda volta che mi accade. L'ho fatto anche nel 2002 e mi sono stupito quando mi hanno chiamato. Da fiorentino penso che sia una delle soddisfazioni più grandi. Orgogliosamente non perdo occasione che il calcio l'abbiamo inventato noi...più o meno".
Fa il tifo per uno dei quartieri?
"In realtà ho girato tutti i quartieri e quindi mi sono fatto fare una maglia dove sono rappresentati tutti i quartieri".
Cosa pensa del mercato?
"Sono felice che torni Pioli prima di tutto. Un grandissimo uomo prima che un grande allenatore. Quando morì Astori seppe gestire la situazione in un momento difficilissimo. Ritorna nella "sua" città con l'entusiasmo di un fiorentino acquisito. Mi pare che stiano facendo una grande campagna acquisti e mi piace molto questa idea di acquistare tanti italiani".
Viti e Fazzini sono tifosi viola.
"Non so se questo è positivo ma penso di sì perché hanno sempre avuto tatuato il giglio sul petto".
Ha paura di perdere Kean?
"Avevano paura che l'avrei invitato a Sanremo perché l'avrei distratto. Io gli direi "ciccio a Firenze si sta bene, resta qui".
L'intervento di Bove è stato un grande successo a Sanremo.
"Ci tenevo molto per la sua storia personale, e sul palco ha dimostrato intelligenza e sensibilità. Ha pensato subito agli altri che nonn hanno la fortuna che ha avuto lui.
Kean può rinunciare ai milioni che gli offrono in Arabia?
"Potremmo fare un cambio, il colore è più o meno lo stesso, mi metto le treccine e vado io al suo posto. A quell'età non penso che i soldi siano la cosa più importante. Conta anche essere amato e stare bene. Farà sicuramente la scelta migliore".
Nella vostra chat di tifosi viola, chi è il più preparato?
"Il migliore è Masini che è un grande cantante ma soprattutto un grande intenditore di calcio. Quando mi devo far spiegare qualcosa, io che sono come Oronzo Canà, chiamo lui. Credo che abbia anche il patentino da allenatore e che abbia provato ad allenare la Nazionale cantanti".







