
Luciano Bruni: "Kean in Arabia si sistema a vita, ma è merce rara. Vorrei un centrocampista di qualità spiccate"
L'ex giocatore e allenatore della Fiorentina Luciano Bruni è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Viola Weekend" per parlare di attualità viola, a partire dalla situazione di Dodo: "Si parla di cifre stratosferiche con facilità ma ha fatto vedere buone cose e non è facile ritrovarlo con quelle qualità, non a caso ha offerte e con i procuratori di mezzo non si sa mai".
Kean cosa farà secondo lei? "La carriera di un calciatore è abbastanza breve e se si prospetta uno scenario economico milionario, la scelta è difficile per un fatto di cuore e di qualità del nostro campionato certo non paragonabile a quello arabo. Non è facile decidere insomma. Poi i giocatori sono condizionati dai loro procuratori, spesso più di uno nelle agenzie, e dalla famiglia, perciò bisogna vedere se uno ha la forza di decidere da solo. Magari è lui stesso che pensa di andare due o tre anni a sistemarsi per tutta la vita e poi a 25 anni è giovane perciò dopo può anche ritornare in Italia. Anche perché poi ti possono anche scaricare come successe a me a Verona dopo sei anni e lo scudetto ci furono cambiamenti societari... Perciò è sempre un rischio per tutti".
Teme più la Premier e il Mondiale può incidere? "La competitività della Premier rispetto all'Arabia è indubbia e tutti vorrebbero ai fini della Nazionale che continuasse a crescere in un campionato competitivo, quello è sicuro".
Di Fazzini e Gudmundsson cosa pensa? "Fazzini è uno dei giovani che si è messo più in evidenza per qualità tecniche anche se la maglia viola è più pesante ma mi piace che sia giovane e italiano e che la Fiorentina ci punti. Anche Gudmundsson è un ottimo giocatore che però ogni tanto incappa in alcuni problemi. Sono comunque contento che sia rimasto. Resta l'incognita attacco, se non rimane Kean, perché Dzeko non è più un giovane. Trovare una punta di 25 anni forte non sarà facile con le caratteristiche di Kean, è merce rara, se non mettendo mano al portafoglio".
Cosa pensa dei nomi per il centrocampo di Bernabé e Rovella? "Non so se la Lazio e Sarri si priverebbero di Rovella, è un giocatore che sta crescendo sempre più. Bernabé anche è un buon giocatore ma non so se vale la pena spenderci 25 milioni. Mi piacerebbe in realtà un centrocampo più di esperienza e con qualità spiccate anche se non è facile trovare il giocatore giusto sul mercato".







