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La quiete prima della tempesta, ancora 24 ore poi saranno giorni di passione per Kean e la Fiorentina
Oggi alle 00:00Copertina
di Tommaso Loreto
per Firenzeviola.it

La quiete prima della tempesta, ancora 24 ore poi saranno giorni di passione per Kean e la Fiorentina

Ventiquattro ore ancora, poi c’è da scommettere che voci e rumors possano moltiplicarsi. L’ultimo giorno di giugno è anche l’ultimo del limbo in cui si trovano Moise Kean e la Fiorentina, fosse solo perché da domani si aprirà la finestra (di due settimane) in cui potrà essere pagata la clausola rescissoria da 52 milioni fissata la scorsa estate, quando il club viola piazzò una scommessa incassata in fretta.

Scenario capovolto
Era l’estate delle ambizioni, quelle sbandierate il giorno dopo la finale di Atene e in un clima di delusione palpabile, quando Pradè decise di accontentare immediatamente Palladino consegnandogli quel centravanti che già a gennaio avrebbe potuto lasciare Torino. Già nel mercato invernale dello scorso anno Monza e Fiorentina avevano pensato a lui ma senza successo, poi l’affare chiuso in fretta con i bianconeri per 15 milioni più bonus e un sodalizio che fin da subito ha funzionato. Perché prima ancora di scoprire l’esistenza di quella clausola Kean aveva già ribaltato qualsiasi giudizio, dimostrandosi trascinatore della Fiorentina fin dai primi impegni ufficiali.

Un’annata da protagonista
Fondamentale l’apporto di Kean nell’annata andata in archivio, anche per un gioco che Palladino aveva costruito intorno a lui. In assenza di una reale alternativa Moise ha trovato una continuità (anche di prestazioni) imprevedibile soltanto qualche mese prima, quando la casella dei gol sembrava raccontare di un talento ormai perduto. Sotto questo profilo c’è di che applaudire la visione della dirigenza viola.

Due settimane di passione
Una visione che oggi sbatte con un mercato nel quale un attaccante da 25 gol può valere certamente di più di 52 milioni, ma il cui futuro è ancora tutto da scrivere. Appurati gli interessi degli arabi dell’Al-Qadsiah, oltre quelli di Milan e Manchester United, c’è di che interrogarsi su chi e come si farà sotto nei prossimi giorni, anche perché lo stesso Kean non ha ancora sciolto tutte le riserve. C’è da augurarsi allora che sia soprattutto Pioli un fattore di riflessione per la punta, oltre l’opportunità di essere ancora protagonista in Italia nell’anno del mondiale. Perché non dover mettersi a cercare nuovamente un attaccante in grado di reggere da solo l’attacco potrebbe essere il miglior colpo di un’estate viola già nata sotto i migliori auspici.