
Tre indizi che provano il modulo scelto da Pioli. Dall’amichevole con la Carrarese la conferma di un Kean già in gran spolvero
Tre indizi che possono rappresentare la prova della prima parte di preparazione estiva che la Fiorentina va concludendo. Con la Carrarese Pioli prosegue sulla strada della difesa a 3, ma soprattutto di un reparto offensivo nel quale siano almeno tre i protagonisti: uno o due trequartisti dietro alla punta o in alternativa un rifinitore che fornisca palle giocabili a due punte.
La voglia di Kean e la sintonia consolidata con Dodò
Tra le note più evidenti del match che chiude le due settimane di allenamento al Viola Park certamente la vena realizzativa di Kean, tutt’altro che inibito da una finestra estiva di mercato nella quale il suo nome è stato tra i più chiacchierati. Il centravanti mette in mostra tutta la voglia di entrare tra i marcatori e dopo la traversa è lui a firmare il tabellino della gara con la doppietta decisiva che resta tale solo perché il terzo gol viene annullato. Se l’assist per il primo centro è firmato Gosens è comunque la sintonia con Dodò un’altra delle note positive di serata, con il brasiliano che sembra già in buone condizioni fisiche a prescindere dalla vicenda del rinnovo.
Pioli e un modulo che si ripete
A margine la tattica di Pioli segna le prime tracce stagionali, tutte indirizzate su una sorta di 3-4-2-1 nel quale la variante è soprattutto nel reparto offensivo dove il tecnico può sbizzarrirsi tra una o due punte e conseguenti trequartisti. Nell’ultima amichevole prima della partenza per l’Inghilterra la Fiorentina ha ancora due esterni di centrocampo come Dodò e Gosens ma soprattutto un mediano avanzato come Richardson che affiancato a Fazzini ha il compito di sostenere Kean. Prove tecniche offensive alle quali aggiungere quanto già visto, anche con Dzeko in quei paraggi, e dalle quali l’allenatore è destinato a ripartire nel prossimo trittico di amichevoli contro Leicester, Nottingham Forest e Manchester United.







