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tmw / fiorentina / L'editoriale
Basta dubbi intorno a Sohm, soprattutto se lo vuole Pioli. Ma a centrocampo non basta. Arriverà una punta, ecco l'identikit. Ndour la vera storia dell'estate viola, il sacrificabile è Richardson. Beltran verso il sì al Brasile
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Pietro Lazzerini
per Firenzeviola.it

Basta dubbi intorno a Sohm, soprattutto se lo vuole Pioli. Ma a centrocampo non basta. Arriverà una punta, ecco l'identikit. Ndour la vera storia dell'estate viola, il sacrificabile è Richardson. Beltran verso il sì al Brasile

La Fiorentina si avvicina a grandi passi a Simon Sohm. Già da giovedì i contatti sono ripresi con forza, con i dirigenti viola che hanno deciso di rompere gli indugi. Ieri Pradè e Goretti hanno parlato sia con gli agenti che con il Parma e la distanza è sempre minore. I ducali hanno abbassato sensibilmente le pretese, la Fiorentina è pronta ad avvicinarsi tramite i bonus. Alla fine Commisso non pagherà i 20 milioni richiesti da Krause, ma non ci andrà lontano. In città il dibattito sul valore del centrocampista è aperto, ma non ha senso. Tutti vorrebbero sempre nomi di primissimo piano ma non è solo questo che fa di una squadra una squadra forte. Se Stefano Pioli è convinto che sia il giocatore giusto da aggiungere alla rosa, le discussioni stanno a zero. Ed è impensabile che i dirigenti stringano intorno a un nome come questo senza il via libera dell'allenatore. Sohm magari verrà pagato "tanto" per quanto ha dimostrato fino ad ora, ma chi lo definisce un mezzone non lo ha visto giocare. 

Il valzer delle punte
Intanto prosegue la caccia a una punta da inserire per fare l'alter ego di Moise Kean. La Fiorentina sta aspettando di cedere Lucas Beltran e poi darà l'assalto a un obiettivo di cui non si conosce ancora il nome ma che non sarà né un giovanissimo né un giocatore a fine carriera. Arriverà dall'estero e dovrà ritagliarsi il piccolo spazio alternativo alla punta principale. Tornando a Beltran, il muro iniziale alzato davanti alla proposta del Flamengo sta crollando. Il club brasiliano è di altissimo livello, punta a vincere la Libertadores e sta investendo anche grazie al Mondiale per Club. In Europa nessuno sta credendo in Beltran come loro e l'argentino sta pensando realmente di dire sì. C'è da  cedere anche Mbala Nzola, ma da questa cessione al Pisa non arriverà più di un milioncino per il prestito oneroso. Dopo tutto quanto fatto dall'angolano negli ultimi due anni non ha permesso ai viola di rientrare dalla cifra investita nel 2023. 

Ndour se la gioca
Intanto dall'Inghilterra arrivano ventate di novità anche dai giocatori che conosciamo già. Lasciando la storia strappalacrime di Sabiri ai più sentimentali, chi si sta ritagliando un ruolo interessante è Ndour. È dentro alle dinamiche dello spogliatoio e lo è anche in campo. Pioli gli sta cucendo un ruolo dentro a questa squadra, la sua cessione è più lontana. Più facile che alla fine parta Richardson, anche se dipenderà dalle offerte. Mandragora vuole rinnovare ma la distanza tra le parti è ancora importante e la Fiorentina sta aspettando di risolvere altre questioni. Questo potrebbe spingerlo verso l'addio, ma prima dovrà arrivare un'offerta congrua. Il sondaggio, datato, del Real Betis era irricevibile a livello di cifre. C'è da aprire anche un piccolo capitolo su Fagioli. L'ex Juve sembra sempre cupo, triste. Non ride, non scherza. Fisicamente sta bene e ha il posto assicurato, ma dovrà svoltare da un punto di vista mentale. Lo deve alla Fiorentina e ai suoi tifosi, oltre che a se stesso. Ma una cosa è certa, non c'è miglior allenatore di Pioli per farlo uscire dal tunnel. Se non ci riuscirà nemmeno lui, sarà difficile vederlo esplodere altrove. 

Centrocampo da sistemare
In ogni caso si avvicina una settimana importante, sia per il mercato che per il campo. Pioli dovrà sciogliere diversi dubbi e lo farà strada facendo, senza pressioni e con una squadra già pronta per la Conference. Lo abbiamo detto in tutte le salse, l'aria è cambiata e il merito è di tutti. Ora spetta al club dare l'ultima accelerata, partendo da Sohm, da un'altra punta ma anche da un altro centrocampista. Perché al momento è proprio quello il settore del campo che è rimasto indietro, soprattutto dopo gli addii di Cataldi e Adli. Non erano fenomeni, ma hanno retto una stagione che ha visto la Fiorentina arrivare sesta. Senza dimenticarsi di Bove. Allora avanti tutta, il tempo c'è, la fiducia anche. Ora servono fatti concreti, per una Fiorentina che finalmente riparte da basi già solide.