
Viti si racconta: "Viola, che gruppo. Dodo è un fiorentino vero. Napoli? Ce la giochiamo"
Il nuovo difensore centrale della Fiorentina Mattia Viti ha parlato a RTV38 nel corso di un'intervista esclusiva. Ecco alcune delle sue parole più significative: "Personalmente sto bene, e questa nuova esperienza è partita con il piede giusto. All’interno del gruppo c’è tanta voglia di fare bene. Dopo questo primo blocco di partite, stiamo approfittando della sosta per integrare al meglio gli ultimi arrivati e lavorare sugli aspetti che finora non hanno funzionato, così da ripartire ancora più forti. Empoli è una piazza a cui sono molto legato, voglio davvero bene a quell’ambiente. È lì che sono diventato calciatore, dove ho giocato da titolare sia in Serie B che in Serie A. Mi dispiace che la scorsa sia stata probabilmente la mia miglior stagione a livello personale, ma purtroppo si è conclusa con la retrocessione, anche a causa dei tanti infortuni subiti. Quanto al Nizza, sentivo il bisogno di cambiare aria e vivere un’esperienza diversa. Era il momento giusto per provare l’estero. Purtroppo, però, con la lingua francese non è andata benissimo..."
Che idea si è fatto di Dodo?
"È proprio un toscanaccio! Cioè, lui è fiorentino, diciamolo chiaramente (ride, ndr). È ovvio che non può conoscere tutte le espressioni toscane, però dentro di sé è viola al 100%."
Qual è il suo rapporto con capitan Ranieri?
"Con lui è davvero impossibile non andare d’accordo. È un bravissimo ragazzo, sempre disponibile ad aiutare. In Conference, ad esempio, quando ci siamo confrontati nello spogliatoio, lui è stato uno dei primi a farsi avanti. Sono andato a parlargli, gli ho chiesto alcune cose, e lui è stato subito pronto a dare una mano. Abbiamo detto quel che dovevamo dirci, in modo diretto e sincero. È difficile non volergli bene. Poi, sul dualismo tra di noi… lo sappiamo: lui è il nostro capitano, e io nutro per lui un enorme rispetto."
Tra l’Iliade di Nicolussi e la trap di Kean, dove si colloca?
"Mi metto nel mezzo. A scuola non ero un professore, ma non sono nemmeno uno che vive di social. La mia ragazza mi sprona spesso a pubblicare qualcosa, ma non fa per me. Quanto alla musica, sono un tipo da vecchia scuola. Sono cresciuto con i nonni, quindi ascolto artisti come Baglioni, quelli lì insomma. Poi certo, nello spogliatoio, prima di una seduta in palestra, non è che puoi mettere Baglioni (ride)."
Che partita sarà quella contro il Napoli?
"La gara contro il Napoli sarà il nostro esordio casalingo dopo la sosta, e non sarà affatto semplice. Loro sono una squadra fortissima, campioni in carica, e hanno fatto un mercato straordinario. Ma se giochiamo da squadra vera, possiamo metterli in difficoltà e rendere loro la vita complicata."
Sogna di vincere un trofeo?
"È da tanto, troppo tempo che manca un trofeo. Per questo uno dei sogni di quest’anno è proprio quello: riportare la Viola a vincere. Ma sugli obiettivi, non voglio sbilanciarmi troppo…"







