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Inamovibile per Pioli e senza Lamptey ancora più importante. Ma il futuro di Dodò resta incerto
mercoledì 24 settembre 2025, 16:00Copertina
di Pietro Lazzerini
per Firenzeviola.it

Inamovibile per Pioli e senza Lamptey ancora più importante. Ma il futuro di Dodò resta incerto

Ci sono due giocatori della Fiorentina che da inizio stagione non hanno ancora saltato nemmeno un minuto nei match disputati dalla squadra di Pioli: uno è David De Gea, l'altro è Dodo. Se per il primo è un dato che non colpisce visto il ruolo e la caratura del protagonista, per il secondo invece si apre un capitolo a parte. 

Il crack di Lamptey e un'alternativa in meno
Di certo la disponibilità di Dodò, in ottica futura, si fa ancora più importante di quanto già non lo fosse. Complice l'infortunio che ha costretto Lamptey a sottoporsi alla ricostruzione del legamento crociato sinistro il brasiliano diventa ancora più determinante sulla corsia destra, con il solo Fortini a rappresentarne l'alternativa. D'altronde l'ex Brighton potrebbe tornare in gruppo solo a gennaio, nella migliore delle ipotesi, e contando la rotazione necessaria quando anche la Conference League entrerà nel vivo non ci sarebbe da stupirsi se a Dodò venissero richiesti gli straordinari. 

Un mercato senza sbocchi
Il brasiliano resta comunque uno dei baluardi del progetto tecnico della Fiorentina, seppure ormai da mesi viva un rapporto freddissimo con club e dirigenza. Già nel corso dell'estate è stato a lungo tra le potenziali cessioni, con voci di più o meno presunti interessamenti di altissimo livello che hanno animato soprattutto la prima parte del mercato. Si è parlato spesso delle telefonate con il Barcellona, per esempio, ma anche di vari interessamenti provenienti anche dalla nostra Serie A. Alla fine, un po' per mancanza di offerte concrete e all'altezza delle pretese viola e un po' per l'intervento diretto di Stefano Pioli, Dodo è restato a Firenze, dove tra l'altro sono nati due dei suoi tre figli. 

Un ruolo ambiguo
Pioli non ha mai messo in dubbio il suo ruolo e il dato numerico lo conferma, ma anche per stessa ammissione di Daniele Pradè, da un punto di vista contrattuale, non ci sono stati passi avanti nella trattativa, con la potenziale cessione che dunque potrebbe tornare di moda perfino già dal prossimo gennaio. Un ruolo tecnicamente granitico ma decisamente ambiguo ai fini del progetto dello stesso allenatore di Parma, che al di là dell'inizio tutt'altro che positivo, ha l'obiettivo di portare la Fiorentina stabilmente nei piani alti della classifica nel corso dei suoi tre anni di contratto. 

Dubbi sul futuro
Il rapporto con i procuratori vanifica al momento la possibilità di immaginarsi un futuro ancora insieme. Lo ha detto Pradè e Dodo non ha fatto niente, almeno per ora, per tracciare una strada diversa. La speranza è che intanto possa confermarsi al centro del gioco della Fiorentina, magari alzando ulteriormente il livello delle proprie prestazioni. Poi il tempo può anche curare le ferite e ripianare i rapporti, ma ad oggi, il giocatore più continuo nei piani di Pioli è anche quello con meno certezze sul futuro.