
Nessuno vuole essere Robin: l'errore con la Roma è alle spalle, i viola aspettano il vero Gosens
Tanti tifosi della Fiorentina probabilmente ci stanno ancora pensando. Il minuto della sfida tra Fiorentina e Roma è l'82' e i giallorossi sono avanti al Franchi per 2-1 grazie alle reti di Soule e Cristante. I viola, passati in vantaggio con Kean ad inizio match, hanno attaccato per la maggior parte della ripresa alla ricerca del pareggio, colpendo una traversa con Piccoli e sfiorando il 2-2 sempre con l'ex Cagliari, imbeccato su punizione da Nicolussi Caviglia. L'azione più clamorosa per gli uomini di Pioli però deve ancora arrivare, ed è proprio all'82' che si materializza. Fortini dalla destra cerca in area di rigore, con un cross rasoterra, il solito Piccoli, ma il suo pallone va oltre la traiettoria di corsa del giocatore italiano ed arriva sul secondo palo sui piedi di Robin Gosens. Il tedesco, che solitamente arrivando in corsa non sbaglia mai nè il tempo di inserimento nè la conclusione, in scivolata e a due passi da Svilar, con la porta spalancata, colpisce male e spedisce la sfera clamorosamente in curva.
Numeri in calo tra fase offensiva e difensiva
Ora il punto qui non è accusare Robin per l'errore commesso, visto che può tranquillamente capitare di sbagliare, ma piuttosto constatare che in questo avvio di stagione ancora non si è rivisto quel giocatore che lo scorso anno era tranquillamente inseribile tra i migliori laterali dell'intera Serie A ( l'annata si è conclusa per lui con 5 gol e 5 assist in campionato). Il rendimento del tedesco è infatti peggiorato in quasi tutti i parametri, offensivi (non solo comprensivi del numero dei gol) e difensivi. Gosens ha infatti meno goal attesi, meno assist attesi e un minor numero di grandi occasioni create, mentre in fase difensiva effettua meno contrasti, subisce più dribbling ed effettua meno chiusure.
Il carisma di Robin è merce rara
Ovviamente stiamo mettendo a confronto un'intera stagione contro sole sei giornate, ma l'indirizzo al momento ci racconta chiaramente che siamo davanti ad un giocatore da ritrovare. C'è però un aspetto importante che va al di la dei numeri e delle statistiche, Gosens è parso essere tra i pochi all'interno della rosa della Fiorentina a rendersi conto del momento delicato che la squadra sta attraversando, e lo ha fatto capire sia attraverso l'utilizzo di messaggi social, sia attraverso un linguaggio del corpo e degli atteggiamenti che sono stati apprezzati dalla tifoseria, che vede naturalmente nell'ex Inter e Atalanta uno dei pochi leader di questa Fiorentina.
Il dilemma del modulo e la condizione fisica da ritrovare
La sosta può essere utile anche al giocatore viola per ricaricare le batterie e perfezionare una condizione atletica che non è sembrata ancora essere delle migliori. In attesa poi di capire quale assetto tattico assumerà in maniera definitiva questa squadra, perché soprattutto per il ruolo ricoperto da Gosens, giocare come terzino di una difesa a quattro o come laterale di un centrocampo a quattro o a cinque fa tutta la differenza di questo mondo.






