Fiorentina fragile sui piazzati: Vanoli cambia metodo e responsabilizza i singoli per evitare altri errori
La Fiorentina affonda sulle palle inattive: otto dei diciotto gol subiti in campionato arrivano da fermo, di cui due su rigore. È un dato che pesa come un macigno sulla stagione viola e che conferma, una volta di più, la fragilità difensiva di una squadra che guida la Serie A in questa poco invidiabile classifica. Nessuno ha incassato più gol della squadra di Vanoli da situazione da palla ferma, segnale evidente di un problema strutturale che il tecnico sta cercando di correggere. Il tema, in casa Fiorentina, non è certo nuovo. La vulnerabilità sui calci piazzati era già emersa nelle prime giornate e per questo l’allenatore ex Venezia non ha perso tempo.
Già nella sfida di Genova contro il Genoa, a Marassi, Vanoli ha deciso di cambiare approccio: via la difesa a zona, dentro la marcatura a uomo. Una scelta precisa, volta a responsabilizzare i singoli nei duelli individuali, per evitare quelle disattenzioni che finora sono costate care. «È una statistica che ho visto anche io — ha ammesso Vanoli nel post partita —, sulle palle da fermo ci siamo messi a uomo invece che a zona. Sulla linea non siamo riusciti ancora a lavorare». Parole che raccontano un lavoro in corso, ma anche la consapevolezza di un’urgenza tecnica che non può più essere rimandata.
Gli otto gol subiti su palla inattiva dall’inizio del campionato, sui diciotto totali incassati, rappresentano un’enormità che va ridimensionata al più presto. Il tecnico avrà ora dieci giorni pieni per intervenire, con la squadra che da oggi torna al lavoro al Viola Park dopo due giorni di riposo. In programma doppie sedute quotidiane, come in una mini-preparazione, per correggere i difetti, alzare l’attenzione e preparare la sfida di sabato contro la Juventus, dove la Fiorentina dovrà dare un segnale forte anche — e soprattutto — in difesa e nella propria area di rigore.






