Piccoli e Kean sì, ma da soli. Le statistiche della coppia che scoppia
La bella prestazione di Roberto Piccoli contro il Genoa è la dimostrazione che l'ex Cagliari può diventare un valore aggiunto per la Fiorentina. Cosa che fin qui non sembrava affatto. A Marassi il classe 2001 ha giocato con una disinvoltura sorprendente rispetto ai suoi primi approcci alla stagione, smistando molti palloni velenosi e sfruttando le occasioni con la giusta dose di cinismo. Il gol del momentaneo vantaggio poteva essere la ciliegina sulla torta, questo non toglie che finalmente siano arrivati i primi segnali da parte sua.
Il grande equivoco.
Con ogni probabilità Piccoli ha pagato la scelta di essere etichettato come centravanti da schierare in coppia con un alter ego. Lui e Moise Kean hanno totalizzato 294 minuti insieme: zero gol e zero vittorie. Due volte dall'inizio, con Torino e Como, in due prestazioni offensive disastrose, singole e di coppia. E' uno dei grandi equivoci su cui si è basato il mercato estivo. Stefano Pioli credeva profondamente nella doppia punta, mentre Paolo Vanoli potrebbe optare per un'alternanza che esalti il fiuto del gol dei due attaccanti.
I dati della verità.
Non è un caso che i pochi guizzi di Piccoli e Kean siano arrivati quando hanno giocato da vere prime punte. Da soli, alle spalle di Albert Gudmundsson. Una rete a testa per entrambi in Serie A: con la Roma per Kean, con il Genoa per l'ex Atalanta. La dirigenza viola ha fatto un investimento da 25 milioni di euro più 2 di bonus per accaparrarselo a luglio, quindi auspica che l'intervento di Vanoli possa rigenerarlo per non dover arrendersi all'idea di aver scialacquato un capitale economico tra i più onerosi della propria storia.






