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Zaniolo patteggia: 15.000 euro di multa per la lite con i Primavera della Roma
Nicolò Zaniolo ha raggiunto un accordo con la Procura federale e chiude con una multa da 15.000 euro la vicenda legata all’episodio avvenuto il 25 maggio negli spogliatoi del Viola Park, dove era stato coinvolto in una lite con due giocatori della Primavera della Roma. Non una vera e propria rissa, come inizialmente si era ipotizzato, ma un alterco dai contorni più sfumati, che il giocatore ha riconosciuto e per cui si è scusato pubblicamente con un post social lo scorso 10 giugno.
L’intesa con il capo della Procura, Giuseppe Chinè, è stata favorita da alcuni elementi attenuanti, secondo quanto riferito da gazzetta.it. Durante l’interrogatorio, Zaniolo ha mostrato pentimento e ha spiegato di aver reagito a provocazioni verbali da parte di alcuni giovani giallorossi. La Procura ha verificato i fatti anche con una serie di audizioni, che hanno ridimensionato la versione iniziale della Roma. Niente pugni né schiaffi: il giocatore avrebbe colpito uno dei due ragazzi con un paio di manate sul collo. I referti medici non hanno rilevato lesioni significative, e uno dei due coinvolti è stato persino fotografato qualche giorno dopo mentre giocava a padel.
A Zaniolo era stata contestata la violazione dell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva (lealtà e correttezza), oltre alla condotta violenta. Il patteggiamento, avvenuto prima del deferimento, ha permesso un dimezzamento automatico della pena prevista (tre giornate più ammenda). La Procura ha infine riconosciuto al giocatore la piena collaborazione e il ravvedimento, elementi che hanno portato alla sola sanzione pecuniaria. Ma l’avvertimento è chiaro: in caso di recidiva, non ci saranno altri sconti.
L’intesa con il capo della Procura, Giuseppe Chinè, è stata favorita da alcuni elementi attenuanti, secondo quanto riferito da gazzetta.it. Durante l’interrogatorio, Zaniolo ha mostrato pentimento e ha spiegato di aver reagito a provocazioni verbali da parte di alcuni giovani giallorossi. La Procura ha verificato i fatti anche con una serie di audizioni, che hanno ridimensionato la versione iniziale della Roma. Niente pugni né schiaffi: il giocatore avrebbe colpito uno dei due ragazzi con un paio di manate sul collo. I referti medici non hanno rilevato lesioni significative, e uno dei due coinvolti è stato persino fotografato qualche giorno dopo mentre giocava a padel.
A Zaniolo era stata contestata la violazione dell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva (lealtà e correttezza), oltre alla condotta violenta. Il patteggiamento, avvenuto prima del deferimento, ha permesso un dimezzamento automatico della pena prevista (tre giornate più ammenda). La Procura ha infine riconosciuto al giocatore la piena collaborazione e il ravvedimento, elementi che hanno portato alla sola sanzione pecuniaria. Ma l’avvertimento è chiaro: in caso di recidiva, non ci saranno altri sconti.
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