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Ducci: "Il limite di Sabiri è lui stesso, ma non è inferiore agli altri centrocampisti viola"
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Piero Ducci, ex dirigente di Milan e Fiorentina a livello scouting, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Garrisca al Vento" per analizzare le strategie di mercato adottate dai viola in questa sessione estiva: "Commisso ha investito tantissimo ed ha fatto grandi asset. Sul piano dei risultati non è stato premiato purtroppo. Il settore giovanile della Fiorentina è molto valido, Angeloni ha lavorato bene e lo ha ricreato al meglio. Ma dove li mettiamo questi giocatori italiani?".
La Fiorentina però ha lavorato in tal senso?
"Può essere un vanto ma a parlare sono sempre i risultati, così come nella Nazionale che non va ai Mondiali. Poi vengono stranieri di 39-40 anni che tolgono posto agli italiani e vediamo se Pioli ad esempio preferirà Piccoli a Dzeko. Ma anche nelle seconde squadre delle big, ce ne sono tanti di stranieri".
Tra gli italiani presi chi è la grande sorpresa tra Piccoli, Nicolussi Caviglia e Fazzini come Kean lo scorso anno?
"Intanto Kean deve ripetersi, perché lo scorso anno potrebbe aver giocato sopra le righe. Ma lo speriamo tutti, anche per la Nazionale. A me piace molto Nicolussi Caviglia e sulla carta ha qualcosa di più, Piccoli ha grandi qualità ma finora non ha segnato tanto e per un attaccante parla lo score, Fazzini è un giocatore valido ma non lo vedo un top".
Come mai questa parabola di Sabiri?
"La forza e il limite di Sabirri è in lui stesso, ha grandissime qualità ma se non viene visto dall'allenatore come un leader lo puoi perdere perché vive di questo protagonismo. Certo non è inferiore agli altri centrocampisti in rosa".
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