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Polemiche arbitrali in Serie A. Gavillucci: "Rigore per il Napoli non c'è. Orban? Giusto annullare il gol"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 16:10Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Polemiche arbitrali in Serie A. Gavillucci: "Rigore per il Napoli non c'è. Orban? Giusto annullare il gol"

Altro giro altra corsa, altre polemiche arbitrali. La quinta giornata di Serie A ha portato in dote altre discussioni sull'operato dei direttori di gara e in esclusiva a TMW l'ex arbitro Claudio Gavillucci ha analizzato tutti i casi che hanno fatto parlare. Altra giornata con alcune polemiche in Serie A. I primi a lamentarsi quelli dell'Hellas per due episodi: trattenuta di Pellegrini su Serdar nel recuperare palla a inizio azione che ha portato alla rete del 2-0 e il gol annullato a Orban per fallo di mano: come valuta questi episodi? "Sul primo episodio, il contatto tra Pellegrini e Serdar c’è ma è davvero minimo: un appoggio leggero, che non incide in maniera determinante sull’equilibrio del giocatore del Verona. Io non condivido l’idea di ricorrere alla tecnologia per situazioni marginali come questa. Serdar sente il tocco e va giù, ma non ci sono gli estremi per parlare di fallo. In questi casi il silenzio del VAR è corretto, perché non si tratta di un errore chiaro ed evidente: episodi così devono rimanere nella sensibilità dell’arbitro. Giusta, quindi, la scelta di lasciar proseguire l’azione e convalidare la rete. Per quanto riguarda invece il gol annullato a Orban nel finale, la dinamica è più chiara: dopo il colpo di testa, il pallone sbatte sull’avambraccio e da lì finisce in porta. Anche se il gesto non è volontario, il regolamento è inequivocabile: ogni tocco di mano in attacco che porta direttamente o nell’immediatezza a un gol rende la rete irregolare. Di conseguenza la decisione di annullare è corretta, e qui la tecnologia è stata fondamentale". Tante polemiche a Pisa per il gol annullato a Meister e il rigore non dato per mano di Pongracic: decisioni dell'arbitro giuste? "Sul gol annullato a Meister, dopo lo scontro con Mandragora sembra esserci un tocco con il polso prima del tiro. È proprio questa “immediatezza” che rende il gesto punibile secondo le regole attuali. La norma è chiara: un tocco di mano prima della rete, anche minimo e involontario, è sufficiente per annullare. Comprendo la frustrazione dei tifosi pisani, perché l’episodio è marginale e non evidente a occhio nudo, ma il VAR deve attenersi alle linee guida: richiamo e annullamento, dunque, sono corretti. Per il presunto rigore su Pongracic la situazione è più controversa. In almeno un replay il braccio appare “aperto” e il pallone, calciato forte e da distanza ravvicinata, lo colpisce. In Italia siamo abituati a vedere rigori concessi in episodi simili, ma da un punto di vista arbitrale — anche sulla scia delle interpretazioni internazionali — la posizione del braccio può essere considerata naturale e l’intercettazione non dolosa. Personalmente sono d’accordo con questa valutazione. Mi piacerebbe che anche in Serie A, come accade in Champions e nei principali campionati europei, questo tipo di rigori non venisse più fischiato. Vedere difensori costretti a giocare con le mani dietro la schiena è un’offesa al gioco del calcio. Pertanto credo che arbitro e VAR abbiano valutato correttamente l’episodio, non assegnando il rigore. L’auspicio è che questa linea venga mantenuta per tutto il campionato, per dare uniformità di giudizio". Proteste del Napoli per contatto Tomori-McTominay in area rossonera: giusto lasciare andare o si doveva fischiare rigore dopo revisione VAR (che non c'è stata)? "Sul contatto Tomori–McTominay, lo scozzese anticipa il difensore, che arriva a contrasto: un minimo contatto c’è, ma non si tratta di un intervento scomposto o negligente. È una giocata di corpo, con Tomori che prova a contenere e non a colpire l’avversario. Il calcio è un gioco di contatto, e non ogni contatto deve essere punito come fallo. Soprattutto quando si tratta di concedere un calcio di rigore, la massima punizione, serve un intervento chiaro, evidente e con impatto reale sulla possibilità del giocatore di proseguire l’azione. In questo caso l’arbitro era ben posizionato, ha visto la dinamica e ha ritenuto l’intensità non sufficiente. Proprio per questo il VAR non è intervenuto: non c’era un “chiaro ed evidente errore” da correggere. A mio avviso la decisione di lasciar correre è corretta: è un episodio di campo, con un contatto minimo che rientra nella normale fisicità dell’area di rigore. Capisco le proteste del Napoli, ma qui non ci sono gli estremi per parlare di rigore negato. Bene Chiffi a non concederlo".