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Fiorentina, non solo Martinelli: col Losanna può arrivare il debutto dal 1' anche per Kouadio
Con una qualificazione tra le prime 24 (quasi) raggiunta e, soprattutto, con delle macerie in campionato da dover risollevare, l’appuntamento che questa sera attende la Fiorentina, impegnata a partire dalle 21:00 sul campo del Losanna per la sesta e ultima gara della League Phase di Conference League, non appare tra i più impellenti nell’agenda dei viola. “Domani è una partita importante, ma è normale che un po' di testa al campionato ci sia”, ha ammesso Paolo Vanoli in conferenza, che proverà comunque a strappare tre punti che potrebbero regalare ai viola la qualificazione diretta agli ottavi della competizione.
Probabile formazione
In campo però alcuni dei così detti titolari verranno comunque risparmiati per una gara, quella contro l’Udinese, che per Vanoli potrebbe rappresentare la proverbiale ultima spiaggia. Il primo cambio si dovrebbe avere già in porta: Martinelli, come vi avevamo anticipato ieri (QUI la nostra esclusiva), è pronto a giocare la sua seconda partita da titolare della stagione per far rifiatare un appannato De Gea. Le sorprese della ‘cantera’, tuttavia, potrebbero non essere finite qui perché Eddy Kouadio sta scalando le gerarchie e si candida a giocare la sua prima partita da titolare con la Fiorentina. Vedremo, eventualmente, se al posto di Pongracic come braccetto di destra o al posto di Dodo come esterno a tutto campo. Per il resto, in difesa ci saranno Pablo Marì e Viti, mentre a centrocampo agiranno Richardson da una parte, Mandragora dall’altra, Fagioli in cabina di regia e Parisi sulla sinistra. Il tandem di attacco vede favoriti Dzeko e Piccoli.
La carica dei mille
Nonostante il momento critico della squadra, saranno ancora una volta un migliaio i tifosi che hanno deciso di seguire la squadra in Svizzera. A tal proposito, ieri in conferenza stampa Fagioli ha voluto mettere a tacere una volta per tutte le ‘polemiche’ che ci sono state nelle scorse settimane tra la squadra e i propri supporter: “Il dibattito va avanti da tempo ma bisogna porre fine: i tifosi sono sempre presenti a sostenerci, sfido qualsiasi stadio di Serie A a non fischiare la sua squadra quando va male. Il malumore non c'entra niente, sono convinto che ci riprenderemo".
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