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Fiorentina, un rientro da non sottovalutare: il recupero di Barak arma in più per Italiano
Comparso nel finale di un Fiorentina-Atalanta che vedeva la sua squadra ampiamente in controllo del vantaggio conseguito in una sfida colpo su colpo alla Dea di Gasperini, forse Antonin Barak e i suoi primi minuti stagionali non hanno suscitato nello spettatore le sensazioni giuste. Entrato in campo al posto di Duncan per affiancare Arthur in mediana, il centrocampista ceco preso l'anno scorso dall'Hellas Verona, e ancora non in grado probabilmente di esprimere il 100% di se stesso da quando è a Firenze, può e deve giocare un ruolo fondamentale per Italiano nel corso dell'annata.
Partendo da una posizione gerarchica che lo vede alle spalle dei titolari o assegnatari della fiducia del mister - almeno per gli impegni importanti, e questa non è una novità del 2023/24 - Barak ha comunque dalla sua più di una carta da poter giocare. La duttilità, che gli permette di interpretare più di un ruolo e che lo vedrà come elemento cardine per far rifiatare ad esempio un Bonaventura già piuttosto spremuto sin dall'inizio ma anche pedina per modificare schemi e/o impostazioni tra mediana e trequarti. Un certo senso del gol, che anche in una stagione non brillante fino in fondo quale la scorsa gliene ha fatti mettere insieme otto, e anche la struttura fisica, la statura per essere pericoloso sulle palle inattive e come torre.
Ancora per vederlo dal 1' sembra presto, è rientrato da pochi giorni dopo un lungo stop iniziale causato da un'infezione virale, ma presto, rientrando nella giusta condizione, Barak promette di essere un'arma in più per Italiano. E il suo è un rientro da non sottovalutare.
Partendo da una posizione gerarchica che lo vede alle spalle dei titolari o assegnatari della fiducia del mister - almeno per gli impegni importanti, e questa non è una novità del 2023/24 - Barak ha comunque dalla sua più di una carta da poter giocare. La duttilità, che gli permette di interpretare più di un ruolo e che lo vedrà come elemento cardine per far rifiatare ad esempio un Bonaventura già piuttosto spremuto sin dall'inizio ma anche pedina per modificare schemi e/o impostazioni tra mediana e trequarti. Un certo senso del gol, che anche in una stagione non brillante fino in fondo quale la scorsa gliene ha fatti mettere insieme otto, e anche la struttura fisica, la statura per essere pericoloso sulle palle inattive e come torre.
Ancora per vederlo dal 1' sembra presto, è rientrato da pochi giorni dopo un lungo stop iniziale causato da un'infezione virale, ma presto, rientrando nella giusta condizione, Barak promette di essere un'arma in più per Italiano. E il suo è un rientro da non sottovalutare.
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