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Meglio le birre che le plusvalenze. Il Twente non dipende dal mercato ma dall'alcol
Nel calcio sempre più dipendente dal calciomercato, dalle cessioni dei migliori, della plusvalenza ad ogni costo, c'è anche chi riesce ad avere un bilancio florido senza affidarsi alla compravendita di calciatori. Più unico che raro è il caso del Twente, club olandese attualmente quarto in classifica in Eredivisie, eliminato ai play off di Conference League dal Fenerbahce e l'anno scorso avversario della Fiorentina, che secondo il sito Twenteinsite.nl, ha fatturato nella scorsa stagione la bellezza di 10,5 milioni di euro lordi con la vendita di birra, circa 6 netti detraendo le spese.
Le entrate dello scorso calciomercato, invece, hanno portato un fatturato di 6,5 milioni, circa 3,7 milioni detraendo i costi inerenti alle commissioni di trasferimento. Se la matematica non è un'opinione, nella scorsa stagione il Twente ha guadagnato più dalla vendita di birra nelle partite casalinghe che da quello del mercato dei calciatori. E guardando le immagini dei tifosi biancorossi pubblicate da 'Romanzo Calcistico', non c'è da stupirsi.
Le entrate dello scorso calciomercato, invece, hanno portato un fatturato di 6,5 milioni, circa 3,7 milioni detraendo i costi inerenti alle commissioni di trasferimento. Se la matematica non è un'opinione, nella scorsa stagione il Twente ha guadagnato più dalla vendita di birra nelle partite casalinghe che da quello del mercato dei calciatori. E guardando le immagini dei tifosi biancorossi pubblicate da 'Romanzo Calcistico', non c'è da stupirsi.
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