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Asllani e tanta gestione: l'Inter batte il Verona senza faticare troppo, ora testa al BarçaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:37Primo piano
di Marco Corradi
per Linterista.it

Asllani e tanta gestione: l'Inter batte il Verona senza faticare troppo, ora testa al Barça

Una rete dopo otto minuti e poi una sostanziale gestione dei ritmi e delle energie fino al triplice fischio. L'Inter sconfigge l'Hellas Verona col minimo sforzo e il rigore di Kristjan Asllani, che basta per l'1-0 e per i tre punti. Pochissimi rischi e un successo che trasuda tranquillità per la semifinalista di Champions League, che cancella i due ko consecutivi in Serie A e resta in scia al Napoli capolista: solo tre punti di distacco da Antonio Conte, che vincerebbe anche con un pareggio (e due vittorie) nelle prossime tre gare. Ora la testa va al Barça e alla Champions.

Bisseck è l'unico superstite del Montjuic, ma l'Inter va avanti: decisivo Asllani

Non ci si può permettere di sprecare energie preziose e l'Inter questo lo sa benissimo, visto che per inseguire anche la Coppa Italia ha sovraccaricato Pavard e Lautaro rischiando di non poterli schierare a San Siro, dunque Simone Inzaghi (squalificato e sostituito da Farris) vara un maxi-turnover. Bisseck è l'unico superstite del match del Montjuic e del pirotecnico 3-3, poi cambia tutto: Martinez in porta, de Vrij e Carlos Augusto in difesa, Darmian-Zalewski esterni, Arna-Correa davanti e una mediana tutta nuova con Zielinski-Frattesi ai lati di Asllani. Ci si aspetterebbe un approccio soft, invece l'Inter la sblocca subito. Dopo soli sei minuti, Valentini tocca col pugno e causa un rigore: sul dischetto va proprio l'albanese, per quella regola non scritta che vede il regista nerazzurro come rigorista (Calhanoglu sempre, Zielinski con la Juve, Aslla oggi), e spiazza Montipò. Da qui in poi ha inizio un primo tempo di assoluto controllo, con l'Inter che sfiora il bis con Zalewski e l'ex Empoli, anestetizzando il Verona e rischiando solo una volta: Sarr colpisce verso la porta, Martinez devia comodamente in corner.

Inter in controllo, gestione e pochissimi rischi: si resta a -3 dal Napoli

La ripresa è una sostanziale passeggiata di salute per i nerazzurri, che possono gestire ritmi ed energie senza sovraccaricare troppo nè le seconde linee, nè i titolari subentranti. Un paio di brivi quando Suslov colpisce l'esterno della rete e Duda calcia a lato, poi lo slovacco rischia l'espulsione: Manganiello lo grazia e gli risparmia il secondo giallo. Possesso palla quasi indisturbato per i nerazzurri nell'ultima mezz'ora, dove si rivedono i titolari. Dimarco fa riposare Bisseck, con Zalewski a destra e Darmian braccetto dal 67'. Qualche minuto anche per Mkhitaryan e Taremi, che subentra ad Arnautovic al 77'. Sette minuti più recupero, infine, per Acerbi contro le tre punte scaligere (Mosquera, Tengstedt, Livramento): riposo completo per Sommer, Bastoni, Dumfries, Barella, Calhanoglu (squalificato) e Thuram. Non poteva andare meglio, mentre il Barça ha dovuto schierare per oltre cinquanta minuti sia Yamal che Raphinha. Tre punti d'oro pensando alla Champions, e il Napoli resta a +3: grande sofferenza per Conte col Lecce, ma è arrivata la vittoria.