
L'Inter non molla Pio Esposito: rifiutate ben 13 offerte, resterà a disposizione di Chivu
Francesco Pio Esposito è destinato a restare in casa Inter e a far parte della nuova rosa nerazzurra guidata da Cristian Chivu. Una scelta ben ponderata, scrive Il Corriere dello Sport - maturata ancor prima che il giovane attaccante - classe 2005 - mettesse in mostra le sue qualità con il gol segnato al River Plate nella semifinale del Mondiale per Club. Un lampo che ha solo confermato quanto già deciso: il ragazzo non si muove.
Il centravanti di Castellammare di Stabia è stato al centro di un vero e proprio assalto di mercato. Ben tredici club hanno chiesto informazioni, con il Napoli pronto a presentare un'offerta da 30 milioni per acquistarlo a titolo definitivo. Tra le pretendenti anche Fiorentina, Como, Nottingham Forest e Leicester, tutte respinte senza esitazioni. Più defilate ma comunque interessate, con la formula del prestito, Lazio, Bologna, Cagliari, Parma, Torino, Sassuolo, Ajax e Basilea. Nessuna di queste ha trovato spiragli: l’Inter ha deciso di blindarlo.
Fino a qualche mese fa, l’idea era quella di mandarlo in prestito in Serie A, dopo le esperienze in Serie B con lo Spezia. Ma con l'avvento di Cristian Chivu - fortemente orientato verso la valorizzazione dei giovani - si è fatta strada una convinzione diversa: Pio deve restare e crescere a Milano. Anche perché Chivu lo conosce bene: lo ha lanciato in Primavera, gli ha dato la fascia da capitano, e sa di poter contare su un ragazzo con testa e talento.
L’Inter ha già mosso i passi giusti per garantirsi il suo futuro, rinnovando il contratto di Esposito fino al 2030, un segnale chiaro di fiducia nel suo potenziale. Adesso si attende il raduno del 26 luglio ad Appiano Gentile, dove Pio comincerà la sua nuova avventura con la prima squadra, pronto a ritagliarsi uno spazio e a imparare dai compagni più esperti. Nel frattempo, si allena da solo nella sua Castellammare di Stabia, documentando il lavoro sui social. È motivato, consapevole dell’occasione che ha davanti: diventare, un giorno, il punto di riferimento offensivo dell’Inter del futuro.







