
Dimarco: "Cos'è cambiato? Trovare la condizione uscendo sempre al 60' non è semplice, Chivu mi sta dando fiducia"
Premi F5 per aggiornare il live!
Inter-Slavia Praga è alle porte. Domani alle ore 21, a San Siro, l'Inter vivrà la seconda giornata della League Phase della sua Champions League, con l'obiettivo di scacciare quel precedente negativo in casa coi cechi (1-1 nell'era-Conte) e fare due su due nelle prime giornate della competizione. Federico Dimarco introdurrà la sfida al fianco di Cristian Chivu, nella conferenza stampa che inizierà alle ore 14. Seguitela col live de L'Interista!
14.05 - Inizia la conferenza stampa.
Con quanta fiducia arriva l'Inter al debutto casalingo in Champions League? E con quanta ci arrivi tu?
"L'Inter ci arriva bene perché veniamo da tre vittorie consecutive e domani dobbiamo fare la quarta. Io sto lavorando, con l'aiuto del mister, per ritrovare la fiducia che ho perso in questo periodo. Sto lavorando per crescere nella fiducia e nella condizione".
Siete reduci dalla finale di Champions League. Qual è l'obiettivo per quest'anno?
"Parliamo sempre del passato, lo facevamo anche dopo lo scudetto e dicevamo di pensare al presente. Pensiamo al presente, abbiamo vinto con l'Ajax e dobbiamo vincere anche domani".
Hai parlato di mancanza di fiducia, ci spieghi da cosa deriva? Perché non ti vediamo mai soddisfatto, neanche quando segni un gol?
"Non ho detto che mi mancava la fiducia in assoluto, ma che mi mancava fiducia e confidenza a livello personale. Ho notato che non riuscivo a incidere come nei precedenti anni, non ho reso come in passato con l'Inter. Questo può succedere e ho cercato sempre di migliorarmi. Ora ne sto uscendo nel migliore dei modi, con l'aiuto del mister e dei compagni".
Contro il Cagliari è stata la miglior partita, finora, dell'Inter. Anche nel momento di difficoltà, non siete apparsi fragili mentalmente ed è stata un'Inter sicura e consapevole: suggestione giornalistica o sentite qualcosa di diverso?
"Sono d'accordo. Abbiamo fatto una grande partita a Cagliari, giocarci non è mai facile. Si può sempre migliorare, non dobbiamo ripartire dalla gara di Cagliari perché abbiamo fatto una grande partita anche contro la Juventus e non abbiamo vinto. Stiamo lavorando bene e dovremo continuare a farlo".
Non perdete da tre anni in casa in Champions, perché c'è una mentalità differente in Europa?
"Cerchiamo di affrontare sia le gare europee che quelle di campionato nello stesso modo. La Champions è una competizione diversa e molto difficile, affronti squadre di livello mondiale, ma siamo consapevoli che i passi falsi li abbiamo fatti sempre quando abbiamo pensato troppo in là. Se pensiamo partita dopo partita, facciamo grandissime cose e dovremo farlo sempre quest'anno".
Hai parlato di fiducia e dei cambi al 60', nelle precedenti interviste. Il cambio di allenatore ti ha dato qualcosa in più?
"Allenare la partita puoi farlo solo giocando, crescere di condizione quando esci al 60' è molto difficile. Quest'anno sto migliorando molto perché sto giocando molti più minuti".
Come si stanno integrando i nuovi? Come state assimilando le idee del mister?
"I nuovi giocatori si stanno integrando bene, sono giovani e forti e ci daranno una grandissima mano. Sono veramente dei grandi uomini, anche se non giocano danno un aiuto a chi gioca e alla squadra. Penso che l'Inter sia a un buon livello, ma si può e si deve migliorare sempre".
A livello tattico e tecnico, che cosa ti chiede di diverso Chivu?
"Quest'anno cerchiamo molto di più la verticalità, la base che abbiamo avuto in questi anni non la stiamo perdendo".
Qual è l'insidia principale dello Slavia e quale errore non dovete commettere?
"Non dobbiamo sottovalutare l'avversario, in Champions è sempre dura. Lo Slavia marca e viene a uomo, nel suo campionato domina e vince da anni. Non sarà semplice".
14.14 Finisce la conferenza stampa.







