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La sosta è finita, riprendete in pace. L'Inter si gioca tutto in tre gareTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Marco Corradi
per Linterista.it

La sosta è finita, riprendete in pace. L'Inter si gioca tutto in tre gare

La sosta è finita, andate (a giocare) in pace. Archiviata la sosta-Nazionali che ha consegnato i playoff per il Mondiale all'Italia con le vittorie contro Estonia (3-1) e Israele (3-0), e ci ha regalato la prima rete in maglia azzurra per Pio Esposito, è giunto il momento di ripensare al campionato. L'Inter spera di riaccendere la lampadina da dove l'aveva spenta, con quelle cinque vittorie consecutive tra Serie A (Sassuolo, Cagliari, Cremonese) e Champions League (Ajax, Slavia Praga), anche perché si riparte con un calendario che potrebbe rivelarsi terribile in caso di passi falsi. La stagione dei nerazzurri, reduci da quell'amichevole estemporanea contro l'Atletico Madrid e dal ko ai rigori, riparte infatti da tre big match che potrebbero dare un primo verdetto sull'era-Chivu.

Si inizia all'Olimpico, sabato 18 ottobre (20.45) contro la Roma di Gian Piero Gasperini e senza Marcus Thuram: Bonny (in pole) e Pio Esposito si giocheranno una maglia al fianco di Lautaro Martinez, impegnato stanotte contro Puerto Rico. Il Toro rientrerà solo giovedì pomeriggio dal viaggio intercontinentale, ma ci sarà e farà di tutto per giocare da titolare, per poi magari lasciare spazio ai ragazzi terribili contro l'Union SG (reduce dal cambio d'allenatore). La Roma guida a quota 15 punti, l'Inter insegue a -3 e punta all'aggancio ai giallorossi. Di fronte c'è Gian Piero Gasperini, che subisce pochissimi gol e ha costruito una macchina parzialmente perfetta in questo avvio di stagione, con la verve di Soulé e una difesa solidissima.

Archiviate la Roma e la Champions, ecco la gara-scudetto contro il Napoli di Antonio Conte, l'altra capolista della Serie A. Si giocherà ancora di sabato, il 25 ottobre, e la pressione sarà subito altissima. L'Inter ha voglia di rivalsa dopo quella lotta punto a punto nello scorso campionato, gli azzurri vogliono difendere lo scudetto con le unghie e con i denti. Si giocherà al Maradona e, forse, con un Thuram in più: Marcus ha puntato proprio quella sfida per il suo rientro, l'idea è di recuperarlo e schierarlo subito titolare nel big match, magari con un mini-rodaggio in Belgio qualora le sue condizioni dovessero permetterlo. Contro Conte l'Inter si gioca tanto, poi dovrà reggere il colpo anche contro la Fiorentina (29 ottobre). 

Roma e Napoli fuori casa, i viola a San Siro. Chivu si gioca tanto e non è una bestemmia dire che un 20% dello scudetto passa anche da queste sfide, che arrivano dopo una sosta-Nazionali impegnativa per tutte le formazioni coinvolte. La sensazione è che alla prossima sosta si arriverà con un'Inter consapevole delle sue reali potenzialità, in un senso o nell'altro: questa tornata di gare, che si chiuderà il 9 novembre contro la Lazio, ci dirà tanto sulla rosa e sulle seconde linee nerazzurri. Imperativo ottenere almeno due vittorie nei big match e, soprattutto, non perdere contro il Napoli. Sin qui l'Inter ha perso l'unica sfida ad alta pressione, contro la Juventus, vedendo crollare completamente il suo sistema difensivo.

Quegli errori non si dovranno ripetere, poi tutto sarà nelle mani di centrocampo e attacco: Calhanoglu arriva dalla sosta con un morale altissimo (cinque assist in due gare), Pio Esposito dal primo gol in Nazionale, Dimarco da due prove solide e Lautaro da una settimana "serena" e dalla sfida contro Puerto Rico. Ci saranno le energie per chiudere in vetta alla Serie A, a novembre, e magari con 12 punti in Champions complici le sfide contro Union SG e Kairat? Lo scopriremo presto...