Leonardo Bonucci, come togliersi le pressioni di dosso. E provare a fare l'allenatore

"Il calcio è il lavoro più bello del mondo... se impari a toglierti le pressioni di dosso". Sono le parole di Leonardo Bonucci, nell'intervista pubblicata ieri dalla FIGC, il giorno prima del suo compleanno. D'altro canto lo stesso ex difensore aveva detto più volte di avere avuto bisogno di un mental coach per allenare quella parte più psicologica che è legata al mondo del pallone.

E ora vorrebbe fare l'allenatore. L'idea c’è. Al momento sto studiando per prepararmi al corso UEFA A, che mi consentirebbe di poter allenare le formazioni giovanili fino all'Under 20 e le Prime Squadre in Serie C. Se dovesse scattare davvero quel fuoco dentro, quello stesso fuoco che mi ha spinto a voler fare il calciatore, l’obiettivo sarà quello di guadagnarmi la possibilità di allenare un giorno una grande squadra, magari anche la Nazionale".

Una carriera, la sua, iniziata con l'Inter ma esplosa nel Bari quando, in coppia con Ranocchia, ha formato una diga difensiva che li ha portati a vestire rispettivamente le maglie di Juventus e Inter. In bianconero, con Chiellini e Barzagli formava la BBC, senza considerare che c'era anche Gianluigi Buffon a coprire le loro spalle. Bene o male è stato uno dei migliori stopper degli ultimi vent'anni, sebbene non troppo amato dagli avversari (e alle volte nemmeno dai propri ex tifosi, citofonare Milan). Oggi Leonardo Bonucci compie 38 anni.