
E Acerbi diventa come... Giggs. Nella serata di Champions brilla anche il fedelissimo di Inzaghi
L'Inter è in finale di Champions League. Dopo il 3-3 dell'andata arriva un'altra partita clamorosa a San Siro: Lautaro e Calhanoglu firmano il 2-0 poi, nella ripresa, la rimonta del Barcellona coi gol di Eric Garcia, Dani Olmo e Raphinha, a due minuti dalla fine. Quando sembra finita, Acerbi firma il pari al 93'. Nei supplementari poi decide Frattesi e alcune parate incredibili di Sommer nel finale certificano il 4-3 e il trionfo della squadra di Simone Inzaghi, che adesso per la finale di Monaco del 31 maggio aspetta una tra PSG e Arsenal.
Non solo gli attaccanti
Francesco Acerbi, insieme ovviamente a Davide Frattesi, è uno degli uomini copertina di Inter-Barcellona. Nella notte più attesa dell'anno, nella notte dei bomber acciaccati Lautaro Martinez da una parte e Robert Lewandowski dall'altra, a brillare è stata (anche) la stella di un difensore. Il fedelissimo di Inzaghi, un veterano al servizio della squadra in difesa e pure in attacco. È stato infatti - a sorpresa - proprio il centrale nerazzurro a siglare l'ormai inatteso gol del 3-3 che al 93' ha riacceso le speranze dell'Inter e mandato le due squadre ai tempi supplementari. Proprio quando il Barça, autore a sua volta di una rimonta strepitosa, sentiva già il sapore della birra bavarese. Nella serata di Lautaro, che comunque ha segnato l'1-0 e provocato il 2-0 nonostante il recupero in extremis (70 minuti in campo), e nella serata di Lewandowski, entrato solo al 91' e incapace di lasciare il segno, a prendersi la gloria è stato il 37enne Francesco Acerbi da Vizzolo Predabissi. Professione: difensore centrale.
Un dato che racchiude tutto? A 37 anni e 85 giorni, Francesco Acerbi è diventato il 2° giocatore più “anziano” a segnare in semifinale di Champions League dopo Ryan Giggs nel 2011 (contro lo Schalke 04, a 37 anni e 148 giorni).
Non solo gli attaccanti
Francesco Acerbi, insieme ovviamente a Davide Frattesi, è uno degli uomini copertina di Inter-Barcellona. Nella notte più attesa dell'anno, nella notte dei bomber acciaccati Lautaro Martinez da una parte e Robert Lewandowski dall'altra, a brillare è stata (anche) la stella di un difensore. Il fedelissimo di Inzaghi, un veterano al servizio della squadra in difesa e pure in attacco. È stato infatti - a sorpresa - proprio il centrale nerazzurro a siglare l'ormai inatteso gol del 3-3 che al 93' ha riacceso le speranze dell'Inter e mandato le due squadre ai tempi supplementari. Proprio quando il Barça, autore a sua volta di una rimonta strepitosa, sentiva già il sapore della birra bavarese. Nella serata di Lautaro, che comunque ha segnato l'1-0 e provocato il 2-0 nonostante il recupero in extremis (70 minuti in campo), e nella serata di Lewandowski, entrato solo al 91' e incapace di lasciare il segno, a prendersi la gloria è stato il 37enne Francesco Acerbi da Vizzolo Predabissi. Professione: difensore centrale.
Un dato che racchiude tutto? A 37 anni e 85 giorni, Francesco Acerbi è diventato il 2° giocatore più “anziano” a segnare in semifinale di Champions League dopo Ryan Giggs nel 2011 (contro lo Schalke 04, a 37 anni e 148 giorni).
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