Simone Inzaghi ha ammesso i contatti con l'Arabia. Ma parlerà con l'Inter solo dopo la Champions

Adesso testa alla finale di Champions League. Poi ci sarà tempo e modo per pensare al futuro. La sintesi della situazione di casa Inter per quel che riguarda il destino di Simone Inzaghi è questa, col tecnico tentato dalla valanga di milioni in arrivo dall'Arabia Saudita per lui. 50 milioni in tre anni da parte dell'Al Hilal, si vocifera.

Da parte sua, Inzaghi ha preso tempo. Inevitabile. "Posso solo dire che la mia società mi conosce bene fortunatamente. E' la stessa cosa di tutti gli anni, quando ero alla Lazio e quando ero all'Inter. Ci sono richieste fortunatamente, dall'Italia, dall'estero e dall'Arabia, ma sarebbe folle adesso pensare a quello. Come ha detto il presidente, il giorno dopo la partita o quello successivo ci siederemo e parleremo con un unico obiettivo, che è il bene dell'Inter. Se ci saranno le componenti e i presupposti andremo avanti in armonia come fatto negli ultimi anni. Parlarne oggi però sarebbe come parlare del campionato, sarebbe folle parlare di una cosa che non esiste considerando quello che ci aspetta sabato", sono state le sue parole di ieri.

Per sostituirlo, il primissimo nome sulla lista di Marotta sarebbe ancora una volta quello di Massimiliano Allegri, già contrattualizzato ai tempi della Juventus dopo l'addio di Conte. Ma il livornese è in parola col Napoli e difficilmente resterà a piedi fino a dopo la finale di Champions. Così si sta facendo largo l'ipotesi Cesc Fabregas del Como, allenatore su cui però sta spingendo forte la Roma: se sarà clamoroso addio, non sono da escludere nuove ipotesi, anche a sorpresa.

Percentuale di permanenza all'Inter: 50%