
Inter, Zazzaroni: "Non do troppe responsabilità a Inzaghi. Evidente la superiorità del PSG"
Nell’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio è possibile leggere un’editoriale a firma del direttore del quotidiano Ivan Zazzaroni in merito alla scomparsa dell’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini e al ko dei nerazzurri in finale di Champions: “Carissimo Ernesto, non ti sei perso nulla. Mentre scrivo mi piace pensare che tu abbia scelto il momento giusto per andartene. L’ora del mattino di un giorno speciale. Il giorno non di una semplice partita, bensì di una finale, e che finale: quella di Champions dell’Inter che hai amato per tutta la vita e della quale ti sentivi primo tifoso da quando la cedesti con evidente sofferenza e tanta stanchezza a Massimo Moratti.
Non ti sei perso proprio nulla, Ernesto. A Monaco, nella Germania che sentivi così vicina, la tua Inter non è praticamente esistita, solo palle inattive: è stata sopraffatta dal pressing e dal dinamismo di un avversario molto più in condizione, più brillante, “cattivo”, deciso. È stata quasi una resa. Inaspettata, lasciamelo dire.
Si è trattato di una finale assai diversa da quella di Istanbul: non ci può essere rimpianto, troppo evidente la superiorità dei francesi. Non riesco ad attribuire troppe responsabilità a Simone. Ernesto, il tuo posto a San Siro resterà vuoto a lungo e all’Inter qualcosa cambierà. Sono convinto che si sentirà un po’ più sola. So che tu l’avresti perdonata, avresti detto “ragazzi, ci rifaremo, siamo l’Inter””.
Non ti sei perso proprio nulla, Ernesto. A Monaco, nella Germania che sentivi così vicina, la tua Inter non è praticamente esistita, solo palle inattive: è stata sopraffatta dal pressing e dal dinamismo di un avversario molto più in condizione, più brillante, “cattivo”, deciso. È stata quasi una resa. Inaspettata, lasciamelo dire.
Si è trattato di una finale assai diversa da quella di Istanbul: non ci può essere rimpianto, troppo evidente la superiorità dei francesi. Non riesco ad attribuire troppe responsabilità a Simone. Ernesto, il tuo posto a San Siro resterà vuoto a lungo e all’Inter qualcosa cambierà. Sono convinto che si sentirà un po’ più sola. So che tu l’avresti perdonata, avresti detto “ragazzi, ci rifaremo, siamo l’Inter””.
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