
Adani ancora in estasi per Inter-Barcellona: "Non è stato calcio, è stato un evento biblico"
L'ex difensore Daniele Adani, intervenuto durante il podcast Viva El Futbol, ha analizzato così la straordinaria sfida tra Inter e Barcellona, semifinale di ritorno di Champions League che martedì scorso ha visto i nerazzurri vincere 4-3 ai supplementari e centrare la finale:
"Non è stato calcio, è stato un evento biblico. È impossibile da spiegare, un turbine di emozioni che il calcio ti concede solo ogni tre o quattro anni. L’ultima volta fu la finale del Mondiale in Qatar. Tra i tifosi c’erano emozione e incredulità, sarà difficile dimenticare una notte del genere. Al 92’ Yamal colpisce il palo, al 93’ Acerbi fa il 3-3. Questo è il calcio. Se ci limitiamo a dire 'palo dentro o palo fuori', ne sminuiamo la magia. In sei giorni l'Inter ha cambiato pelle. L’andata non bastava, ma al ritorno ha saputo resistere e proporre. I numeri parlano: dai 7 tiri dell’andata ai 13 del ritorno. Pressing alto, maggiore coraggio. Il Barcellona non ti concede il possesso, ma puoi comunque trovare il modo di rispondere colpo su colpo”.
Sul quarto gol di Frattesi c’erano sette nerazzurri in area al 99’. Se in quel momento hai ancora testa, cuore e idee per andare a prendere il Barcellona in casa sua, allora meriti la qualificazione. Sette gol al Barcellona con sei giocatori diversi. Dumfries con due gol e tre assist. Hanno segnato interni, esterni, attaccanti, difensori, a dimostrazione di un’identità chiara e condivisa. In 14 partite di Champions, l’Inter è stata sotto solo 16 minuti. È una squadra che ha resistito, proposto, e ha saputo battere i giganti pur con risorse economiche inferiori".
"Non è stato calcio, è stato un evento biblico. È impossibile da spiegare, un turbine di emozioni che il calcio ti concede solo ogni tre o quattro anni. L’ultima volta fu la finale del Mondiale in Qatar. Tra i tifosi c’erano emozione e incredulità, sarà difficile dimenticare una notte del genere. Al 92’ Yamal colpisce il palo, al 93’ Acerbi fa il 3-3. Questo è il calcio. Se ci limitiamo a dire 'palo dentro o palo fuori', ne sminuiamo la magia. In sei giorni l'Inter ha cambiato pelle. L’andata non bastava, ma al ritorno ha saputo resistere e proporre. I numeri parlano: dai 7 tiri dell’andata ai 13 del ritorno. Pressing alto, maggiore coraggio. Il Barcellona non ti concede il possesso, ma puoi comunque trovare il modo di rispondere colpo su colpo”.
Sul quarto gol di Frattesi c’erano sette nerazzurri in area al 99’. Se in quel momento hai ancora testa, cuore e idee per andare a prendere il Barcellona in casa sua, allora meriti la qualificazione. Sette gol al Barcellona con sei giocatori diversi. Dumfries con due gol e tre assist. Hanno segnato interni, esterni, attaccanti, difensori, a dimostrazione di un’identità chiara e condivisa. In 14 partite di Champions, l’Inter è stata sotto solo 16 minuti. È una squadra che ha resistito, proposto, e ha saputo battere i giganti pur con risorse economiche inferiori".
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano