
Monterrey-Inter 1-1, le pagelle: Sergio Ramos sempre al top. Chivu, prima da 5,5
Risultato finale: Monterrey-Inter 1-1
Le pagelle del Monterrey - A cura di Giuseppe Lenoci
Andrada 6,5 - Provvidenziali i due interventi nel primo tempo, mentre non può nulla sul gol del pareggio di Lautaro. Nella ripresa sempre attento tra i pali.
Medina 6,5 - Attento e telecomandato dal suo capitano, il centrale ingaggia un duello con Lautaro, vinto fino al gol dell'argentino.
Sergio Ramos 7,5 - Al primo tiro in porta, nell'unica vera occasione della gara, timbra il vantaggio per i suoi con la specialità di casa: il colpo di testa, complice anche la deviazione non perfetta di Sommer, sblocca il match.
Guzman 6,5 - Non semplice per lui uscire in tutte le sortite offensive dei nerazzurri: limita come può Esposito, fa la stessa cosa con Thuram.
Chavez 6 - La spinta sulla fascia è fortemente limitata da un'idea difensiva del tecnico: il baricentro è molto basso e supera a fatica la propria metà campo. Qualche sbavatura ad inizio ripresa, richiamato in panchina. Dal 59' Aguirre 6 - Spinge più del compagno di reparto e crea più di qualche brivido alla difesa nerazzurra.
Canales 6 - Qualità oscurate in questo esordio nel Mondiale per Club nella prima frazione, mentre una conclusione da fuori area nella ripresa sorprende Sommer: è il palo a dire di no allo spagnolo. Dal 90' Rojas sv
Rodriguez 5,5 - Fuori dalla manovra del gioco, sono diversi gli errori nei primi quarantacinque minuti, chiusi con un cartellino giallo per un fallo sul limite dell'area. Meglio nella ripresa.
Torres 6 - La qualità dello spagnolo è evidente e riesce, con fatica, a far girare palla. Cala nella ripresa, sostituito dopo un quarto d'ora. Dal 59' Deossa 6,5 - Entra con il piglio giusto e cerca di sfruttare la sua freschezza per creare pericoli. Sfiora anche il gol nel finale.
Arteaga 6 - Si vede molto di più nella ripresa con qualche sortita offensiva sulla fascia molto interessante.
Berterame 5,5 - Si accende a fasi alterne l'attaccante, oscurato nella prima frazione e con un po' di spazio da sfruttare nella ripresa. Dal 78' Ambriz 6 - Rinforza il centrocampo nell'assalto finale dell'Inter, rinunciando a dare peso offensivo.
Ocampos 5,5 - L'attaccante, passato anche dalla Serie A, cerca di mostrarsi tra le maglie della difesa nerazzurra. Dal 90' Cortizo sv
Domenec Torrent 6,5 - Cambia stile di gioco, mettendosi a specchio come i nerazzurri in un 3-5-2 molto basso. Sblocca il match con il primo (e unico) tiro in porta del primo tempo, poi cerca di difendersi a oltranza. Nella ripresa, limita a più riprese le scelte offensive di Chivu, chiudendo con cinque difensori e cinque centrocampisti e portando a casa un punto prezioso.
Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia
Sommer 5 - La controfigura di sé stesso sulla stoccata che sblocca la gara, ringrazia il palo sulla conclusione da fuori di Canales nel secondo tempo.
Pavard 6 - Si presenta con un tiraccio da fuori: ci fosse stato ancora Inzaghi in panchina, si sarebbe sentito da Pasadena a Milano. Contribuisce alla manovra, senza grandi patemi lì dietro. Dal 58’ Luis Henrique 6 - Un po’ di fumo a questa Inter fa anche bene. Certo, poi arriverà il tempo dell’arrosto.
Acerbi 5,5 - Non bastano le schermaglie verbali per fermare Sergio Ramos, che lo lascia a terra in occasione dell’1-0. Rischia nel finale con un retropassaggio fin troppo coraggioso per Sommer.
Bastoni 6 - Il corner del vantaggio messicano nasce da un suo autentico regalo, si riscatta con qualche bella discesa e l’invito a nozze offerto a Barella, che però spreca.
Darmian 6 - Faticare non fatica, e quando passa in difesa funziona anche meglio di Pavard. Certo, lo spunto dei bei tempi…
Barella 5,5 - Centosei tocchi del pallone: significa che è al centro dell’Inter. Più di un’incertezza e l’impressione di una generale superficialità nell’approccio alla gara.
Asllani 6 - Belle intuizioni, come lo schema che porta al pari, e qualche imprecisione. Chiuse con un po’ di nervosismo: momento amarcord quando esce dal campo otto minuti dopo essere stato ammonito. Dal 68’ Sucic 6 - Di fiducia. La classe non si discute, non si presenta neanche con un super biglietto da visita.
Mkhitaryan 6,5 - Chiude da trequartista, come ai vecchi tempi. La fotografia della partita dell’Inter: possesso e scuola guida del pallone, manca un po’ di concretezza Dal 78’ Zalewski s.v.
Carlos Augusto 6,5 - L’assist per il pareggio di Lautaro e tante corse sulla fascia di competenza. Tra i migliori in campo, in linea con un buon finale di stagione. Dal 68’ Dimarco 6 - Entra e ha la chance del 2-1, fuori.
S. Esposito 6 - Svaria e si propone, anche in maniera diversa dal solito a cui è abituata l’Inter: ha una maglia da tenersi stretta e ci prova. Andrada gli nega il gol. Dal 58’ Thuram 5 - Ingresso da Chi l’ha visto? e forse anche la posizione da punta unica non è proprio il suo.
Lautaro 6,5 - Torna a segnare e non è una cosa secondaria, anche a livello psicologico. Peraltro la sua rete consente all’Inter di non rientrare negli spogliatoi in svantaggio. Nella ripresa fa un sol boccone della palla della doppietta, dopo un altro gol annullato.
Cristian Chivu 5,5 - La prima è un sostanziale nì. Conferma l’impianto di Inzaghi e nel primo tempo la sua Inter tiene palla senza costruire grandissime occasioni. Nel secondo cambia qualcosa, allontana Lautaro dalla porta e la squadra risulta disordinata. Serve tempo, per carità, ma l’esordio nel mondiale per club non è quello che sperava.
Le pagelle del Monterrey - A cura di Giuseppe Lenoci
Andrada 6,5 - Provvidenziali i due interventi nel primo tempo, mentre non può nulla sul gol del pareggio di Lautaro. Nella ripresa sempre attento tra i pali.
Medina 6,5 - Attento e telecomandato dal suo capitano, il centrale ingaggia un duello con Lautaro, vinto fino al gol dell'argentino.
Sergio Ramos 7,5 - Al primo tiro in porta, nell'unica vera occasione della gara, timbra il vantaggio per i suoi con la specialità di casa: il colpo di testa, complice anche la deviazione non perfetta di Sommer, sblocca il match.
Guzman 6,5 - Non semplice per lui uscire in tutte le sortite offensive dei nerazzurri: limita come può Esposito, fa la stessa cosa con Thuram.
Chavez 6 - La spinta sulla fascia è fortemente limitata da un'idea difensiva del tecnico: il baricentro è molto basso e supera a fatica la propria metà campo. Qualche sbavatura ad inizio ripresa, richiamato in panchina. Dal 59' Aguirre 6 - Spinge più del compagno di reparto e crea più di qualche brivido alla difesa nerazzurra.
Canales 6 - Qualità oscurate in questo esordio nel Mondiale per Club nella prima frazione, mentre una conclusione da fuori area nella ripresa sorprende Sommer: è il palo a dire di no allo spagnolo. Dal 90' Rojas sv
Rodriguez 5,5 - Fuori dalla manovra del gioco, sono diversi gli errori nei primi quarantacinque minuti, chiusi con un cartellino giallo per un fallo sul limite dell'area. Meglio nella ripresa.
Torres 6 - La qualità dello spagnolo è evidente e riesce, con fatica, a far girare palla. Cala nella ripresa, sostituito dopo un quarto d'ora. Dal 59' Deossa 6,5 - Entra con il piglio giusto e cerca di sfruttare la sua freschezza per creare pericoli. Sfiora anche il gol nel finale.
Arteaga 6 - Si vede molto di più nella ripresa con qualche sortita offensiva sulla fascia molto interessante.
Berterame 5,5 - Si accende a fasi alterne l'attaccante, oscurato nella prima frazione e con un po' di spazio da sfruttare nella ripresa. Dal 78' Ambriz 6 - Rinforza il centrocampo nell'assalto finale dell'Inter, rinunciando a dare peso offensivo.
Ocampos 5,5 - L'attaccante, passato anche dalla Serie A, cerca di mostrarsi tra le maglie della difesa nerazzurra. Dal 90' Cortizo sv
Domenec Torrent 6,5 - Cambia stile di gioco, mettendosi a specchio come i nerazzurri in un 3-5-2 molto basso. Sblocca il match con il primo (e unico) tiro in porta del primo tempo, poi cerca di difendersi a oltranza. Nella ripresa, limita a più riprese le scelte offensive di Chivu, chiudendo con cinque difensori e cinque centrocampisti e portando a casa un punto prezioso.
Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia
Sommer 5 - La controfigura di sé stesso sulla stoccata che sblocca la gara, ringrazia il palo sulla conclusione da fuori di Canales nel secondo tempo.
Pavard 6 - Si presenta con un tiraccio da fuori: ci fosse stato ancora Inzaghi in panchina, si sarebbe sentito da Pasadena a Milano. Contribuisce alla manovra, senza grandi patemi lì dietro. Dal 58’ Luis Henrique 6 - Un po’ di fumo a questa Inter fa anche bene. Certo, poi arriverà il tempo dell’arrosto.
Acerbi 5,5 - Non bastano le schermaglie verbali per fermare Sergio Ramos, che lo lascia a terra in occasione dell’1-0. Rischia nel finale con un retropassaggio fin troppo coraggioso per Sommer.
Bastoni 6 - Il corner del vantaggio messicano nasce da un suo autentico regalo, si riscatta con qualche bella discesa e l’invito a nozze offerto a Barella, che però spreca.
Darmian 6 - Faticare non fatica, e quando passa in difesa funziona anche meglio di Pavard. Certo, lo spunto dei bei tempi…
Barella 5,5 - Centosei tocchi del pallone: significa che è al centro dell’Inter. Più di un’incertezza e l’impressione di una generale superficialità nell’approccio alla gara.
Asllani 6 - Belle intuizioni, come lo schema che porta al pari, e qualche imprecisione. Chiuse con un po’ di nervosismo: momento amarcord quando esce dal campo otto minuti dopo essere stato ammonito. Dal 68’ Sucic 6 - Di fiducia. La classe non si discute, non si presenta neanche con un super biglietto da visita.
Mkhitaryan 6,5 - Chiude da trequartista, come ai vecchi tempi. La fotografia della partita dell’Inter: possesso e scuola guida del pallone, manca un po’ di concretezza Dal 78’ Zalewski s.v.
Carlos Augusto 6,5 - L’assist per il pareggio di Lautaro e tante corse sulla fascia di competenza. Tra i migliori in campo, in linea con un buon finale di stagione. Dal 68’ Dimarco 6 - Entra e ha la chance del 2-1, fuori.
S. Esposito 6 - Svaria e si propone, anche in maniera diversa dal solito a cui è abituata l’Inter: ha una maglia da tenersi stretta e ci prova. Andrada gli nega il gol. Dal 58’ Thuram 5 - Ingresso da Chi l’ha visto? e forse anche la posizione da punta unica non è proprio il suo.
Lautaro 6,5 - Torna a segnare e non è una cosa secondaria, anche a livello psicologico. Peraltro la sua rete consente all’Inter di non rientrare negli spogliatoi in svantaggio. Nella ripresa fa un sol boccone della palla della doppietta, dopo un altro gol annullato.
Cristian Chivu 5,5 - La prima è un sostanziale nì. Conferma l’impianto di Inzaghi e nel primo tempo la sua Inter tiene palla senza costruire grandissime occasioni. Nel secondo cambia qualcosa, allontana Lautaro dalla porta e la squadra risulta disordinata. Serve tempo, per carità, ma l’esordio nel mondiale per club non è quello che sperava.
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