
"Sto bene". Taremi, bloccato ancora a Teheran, scrive ai compagni prima del Monterrey
Mehdi Taremi non è riuscito a raggiungere l’Inter per il Mondiale per Club, ma è come se fosse con i compagni. Due ore prima del debutto contro il Monterrey, ha inviato un messaggio nella chat della squadra per incoraggiare tutti e dire un semplice, ma mai come in certi casi importante, "sto bene". Un gesto semplice, eppure enorme. Perché Taremi ha altro per la testa: non il calcio, non la maglia, ma la guerra. L’Iran, il suo Paese, è sotto attacco e lo spazio aereo su Teheran è stato chiuso proprio mentre stava per partire per gli Stati Uniti. Si trovava già in aeroporto, pronto a raggiungere la squadra, ma è rimasto bloccato.
Da giorni non lascia la sua residenza privata. È in contatto costante con l’Inter, grazie al team manager Matteo Tagliacarne. Ogni 3-4 ore arriva un messaggio, una telefonata. La famiglia è lontana ma al sicuro, la testa piena di pensieri, ma lui prova a rassicurare tutti. Il presidente Marotta ha coinvolto il Ministero degli Esteri e l’ambasciatrice italiana a Teheran, ma lasciare il Paese via terra sarebbe troppo rischioso.
L’Inter ha scelto di non forzare: in questo momento, la priorità è la sicurezza. E se il calcio può servire anche solo a regalare un sorriso a Mehdi, allora ogni parola scritta in quella chat ha già fatto molto più di quanto sembri. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Da giorni non lascia la sua residenza privata. È in contatto costante con l’Inter, grazie al team manager Matteo Tagliacarne. Ogni 3-4 ore arriva un messaggio, una telefonata. La famiglia è lontana ma al sicuro, la testa piena di pensieri, ma lui prova a rassicurare tutti. Il presidente Marotta ha coinvolto il Ministero degli Esteri e l’ambasciatrice italiana a Teheran, ma lasciare il Paese via terra sarebbe troppo rischioso.
L’Inter ha scelto di non forzare: in questo momento, la priorità è la sicurezza. E se il calcio può servire anche solo a regalare un sorriso a Mehdi, allora ogni parola scritta in quella chat ha già fatto molto più di quanto sembri. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
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