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Il presidente della CBF: "Ancelotti unirà il Brasile, l'obiettivo è vincere il sesto Mondiale"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 4 giugno 2025, 09:42Calcio estero
di Michele Pavese

Il presidente della CBF: "Ancelotti unirà il Brasile, l'obiettivo è vincere il sesto Mondiale"

Samir Xaud è il volto del cambiamento in Brasile. Il 41enne ha assunto la presidenza della Federcalcio (CBF) in un momento critico a livello istituzionale ma con la convinzione di riportare il Brasile al vertice insieme a Carlo Ancelotti.

È arrivato come il volto del cambiamento alla CBF. Quali sono i suoi obiettivi per questo nuovo ciclo?
"Il nostro obiettivo è migliorare. Vogliamo voltare pagina dopo tutto quello che la CBF ha attraversato negli ultimi anni, con una forte instabilità istituzionale. Non si tratta solo del presidente, ma del gruppo di persone che desidera il meglio per il calcio brasiliano. Hanno finito per unirsi con questo obiettivo: migliorare e portare maggiore stabilità al calcio. Vogliamo riportare il Brasile dove merita", ha detto ad As.

Le aspettative sono molto alte, soprattutto dopo l'arrivo di Carlo Ancelotti. Sente la pressione del pubblico brasiliano?
"Carlo è uno dei migliori allenatori al mondo, ha vinto tutto. Crediamo che, data la sua esperienza, la vicinanza che ha con i giocatori brasiliani, il suo carisma e il legame che ha con la nostra generazione di giocatori, riuscirà ad ottenere i migliori risultati. Carlo raggiungerà l'unità di cui il Brasile ha bisogno. Stiamo lottando per il nostro posto; siamo vicini alla qualificazione per la Coppa del Mondo. Abbiamo molta fiducia in Carlo. Sia Carlo che il suo staff tecnico hanno completa autonomia di lavoro; non subiranno interferenze esterne o interne. Li lasceremo lavorare a fianco dei giocatori. Vedo un percorso pieno di speranza e aspettative. Credo davvero che la Nazionale evolverà in modo significativo con l'arrivo di Carletto e speriamo di costruire una squadra molto competitiva. Il nostro obiettivo è raggiungere la finale di Coppa del Mondo e vincere l'Hexa"

Ha accompagnato Carlo a guardare le sue prime partite da allenatore della nazionale (Botafogo, Flamengo e Corinthians). Come è stato?
"Un'esperienza incredibile. Carlo è una persona sensazionale, una persona con un grande carisma, è molto affettuoso, molto intelligente e capisce molto di calcio. Penso che sia stata un'esperienza sensazionale anche per lui, perché è stato accolto con entusiasmo non solo dal consiglio di amministrazione della CBF, ma da tutto il popolo brasiliano".


Avete avuto quattro allenatori negli ultimi due anni (Ramón Menezes, Fernando Diniz, Dorival Jr. e Carlo Ancelotti), un problema mai visto prima in Brasile. In questo senso, non c'è incertezza sulla gestione?
"No, assolutamente no. Dobbiamo dargli tempo. Sappiamo che nessun buon lavoro si fa da un giorno all'altro. Vogliamo che Carlo rimanga fino alla fine del suo contratto. A seconda dei risultati, potremo negoziare un prolungamento della sua permanenza in Brasile".

Quindi pensa che il mandato di Carlo Ancelotti possa andare oltre il Mondiale del 2026?
"Sì, ci credo davvero. Ma dipende molto da Carlo. Dipende più dalla volontà di Carlo che da quella della CBF".

Si è parlato molto della possibilità che una leggenda brasiliana, come Kaká o Cafù, entri a far parte dello staff tecnico di Carlo. Avete già concluso accordi in tal senso?
"No, non ancora. Spetta a Carletto e al suo staff decidere. Il presidente non interferirà in questo senso. Come ho spiegato, hanno completa autonomia nel fare il loro lavoro. Sta a loro decidere cosa sarà meglio per loro".