
Lisci: "Ci sono stati interessamenti dall'Italia. Un ritorno in futuro? Non escludo niente"
Alessio Lisci, allenatore dell'Osasuna, ha raccontato a Sky Sport le differenze tra LaLiga e la Serie A: "Sono due campionati differenti: in Italia ci sono più squadre che giocano con la difesa a tre, si fa più affidamento sulla difesa a uomo; in Spagna invece non c’è un’attenzione così maniacale alla fase difensiva. In attacco invece agli esterni o alle seconde punte sono chiesti compiti diversi rispetto a quelli che hanno in Serie A. Non che uno sia migliore dell’altro però".
Dopo l'ottimo lavoro con il Mirandes, ha avuto chance di tornare in Italia?
"Ci sono stati degli interessamenti, ma si sono interrotti presto. Ho ricevuto delle offerte più concrete dalla Spagna e dall’Inghilterra, per allenare un club che oscilla tra la Premier League e la Championship. Ma non dirò quale (ride, ndr)".
Prima o poi è contemplato un suo ritorno in Italia?
"Non escludo niente. Io da allenatore guardo al progetto, non alla nazione. Nel calcio è difficile parlare di lungo periodo, comandano sempre i risultati, perciò cercherò sempre squadre con progetti stabili e una buona programmazione. Il Paese verrà dopo".
Vive per il calcio o le piace staccare?
"Purtroppo è una specie di dipendenza (ride, ndr). Cerco di staccare il più possibile ma è complicato. Non vedo nulla in diretta del campionato spagnolo, perché poi riguardo le repliche per preparare le partite. Quando mi capita guardo molto volentieri la Serie A, e ovviamente anche gli appuntamenti con la Champions League. Non è mai facile staccare del tutto. Ci provo quantomeno".
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