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Calhanoglu, la Juventus sia l'occasione per ripartire. Chivu, un'idea alla Mourinho per favorire il cambiamentoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Michele Maresca
per Linterista.it

Calhanoglu, la Juventus sia l'occasione per ripartire. Chivu, un'idea alla Mourinho per favorire il cambiamento

Vi sono sfide che hanno un valore i cui contorni non possono essere riferiti solo al presente. Il derby d'Italia in programma all'Allianz Stadium il 13 settembre, alle ore 18, ne rappresenta un caso emblematico. Perché una prova di valore contro gli storici rivali bianconeri potrebbe rappresentare il punto di partenza di quel cambiamento tanto auspicato nel mondo nerazzurro.

Il dato di partenza con cui analizzare la realtà sono infatti le difficoltà riscontrate nel momento attuale dall'Inter di Cristian Chivu, il cui ko casalingo contro l'Udinese nell'ultimo turno di Serie A ha confermato la presenza delle lacune lamentate con frequenza dal tifo interista nel corso della sessione estiva di mercato. Guardando al mismatch fisico in mezzo al campo, è stato naturale pensare ai benefici che la presenza di un centrocampista come Manu Koné nello scacchiere nerazzurro avrebbe offerto alla compagine nerazzurra. Osservando l'incapacità dei meneghini di trovare soluzioni alternative ai cross inefficaci effettuati nel corso della partita, è stato consequenziale immaginare quali vantaggi avrebbe determinato la presenza di un giocatore estroso come Ademola Lookman alla fase offensiva degli uomini di Chivu.

Siccome, però, è inutile ragionare nel presente con uno sguardo esclusivamente orientato al passato, l'attenzione dell'Inter dev'essere ora dedicata ai correttivi che possono essere introdotti - con gli strumenti di cui dispone - in vista della Juventus e delle prossime sfide. Nonostante la consapevolezza di non aver risolto i deficit strutturali della rosa, il tecnico rumeno ha fiducia nella possibilità di attuare la svolta agognata attraverso il sapiente utilizzo delle risorse a sua disposizione. Un ragionamento, quest'ultimo, che inevitabilmente coinvolge due pedine potenzialmente essenziali del suo scacchiere: Manuel Akanji e Hakan Calhanoglu.

Il difensore svizzero, prelevato dal Manchester City per sostituire Benjamin Pavard, ha portato in dote tante qualità che possono fare al caso della compagine nerazzurra. Personalità da leader, abilità nella costruzione del gioco, capacità di agire nel contesto di una difesa alta: tali elementi possono arricchire il reparto arretrato dei meneghini sin dal confronto con la Juventus di sabato. Chivu ne è consapevole e sta pensando realmente all'idea di farlo esordire dal primo minuto contro i bianconeri.

Discorso diverso per quanto riguarda il calciatore turco, che all'Inter ha scritto le pagine più brillanti della sua carriera. Plasmato da regista - grazie al lavoro di Simone Inzaghi - il numero 20 nerazzurro si è conquistato lo status di pedina strategica della rosa dell'Inter grazie alla sua importanza in fase di copertura e come impulso della manovra meneghina. Le insistenti voci estive relative a un possibile trasferimento di Calha in Turchia, mai realmente sopite, hanno rappresentato il culmine di un processo dal quale è emerso un calciatore diverso rispetto a quello ammirato nelle precedenti stagioni in nerazzurro. Tanto sul piano atletico quanto su quello mentale, Calhanoglu appare decisamente lontano dall'apice del suo rendimento, ma anche da un livello sufficientemente adeguato per non farne rimpiangere la versione deluxe offerta nel suo periodo di massima brillantezza.

Piuttosto che accettare passivamente tale realtà, entrando nell'ottica in cui l'importanza strategica del turco sia definitivamente tramontata, Chivu ha però intenzione di ridefinire i contorni della sua presenza all'Inter attraverso un lavoro mentale che lo riporti a sentirsi parte integrante - e determinante - della squadra nerazzurra. Occasione migliore del confronto con la Juventus, per far riemergere l'interismo di Calha, non esiste. Ecco perché, lungi dal farlo accomodare in panchina, il tecnico rumeno dovrebbe continuare ad affidare le chiavi del suo centrocampo al regista turco. Nella convinzione che la rinascita nerazzurra non possa che passare da una rinnovata centralità di Calhanoglu all'Inter.