
L'Inter respira con il Sassuolo, Chivu: "Contava vincere". Marotta spazientito su San Siro
L'Inter respira: 2-1 al Sassuolo dopo aver creato tanto e sprecato altrettanto. Con una piccola dose di sofferenza nel finale, dovuta al gol di Cheddira che ha riaperto i giochi.
Chivu conferma Pio Esposito con Thuram, poi lancia Josep Martinez in porta e Sucic in mediana. Subito in mostra Carlos Augusto parte da centrocampo, salta tre uomini, poi calcia un diagonale sul quale è reattivo Muric. Al 14' arriva già il vantaggio nerazzurro dopo l'ottimo avvio: Barella lancia Sucic, che è intelligente ad aspettare Dimarco ed a servirlo, l'esterno italiano fa 1-0. Il Sassuolo sa come dar fastidio: Berardi in diagonale sfiora il pari. L'Inter risponde con una gran botta di Calhanoglu dal limite e con il diagonale impreciso di Thuram, solo davanti a Muric. Pio Esposito è fra i più attivi, ma conclude alto le due occasioni nel primo tempo.
Carlos Augusto raddoppia, Cheddira la riapre
Ad inizio ripresa Barella serve Dumfries, l'olandese viene murato. L'Inter fa girare palla con pazienza, facendo spazientire Chivu che vorrebbe più verticalità. Doig, serve Pinamonti che di testa chiama Josep Martinez alla grande parata. Dimarco trova Pio Esposito che colpisce in rovesciata, Muric salva. Ancora Muric salva tutto su Carlos Augusto al 77' dopo un bello scambio del brasiliano con il neoentrato Lautaro Martinez. All'82' l'Inter raddoppia: ennesima iniziativa di Carlos Augusto che calcia di sinistro dal limite, sinistro impreciso che però colpisce Muharemovic, deviazione del difensore decisiva per spiazzare Muric. Il Sassuolo però la riapre subito: Berardi imbuca, Cheddira fa 2-1. Frattesi segna subito, ma il suo gol viene annullato per fuorigioco. Con un po' di apprensione di troppo, l'Inter trattiene a casa 3 punti che portano ossigeno.
Chivu si accontenta: "Oggi bastava vincere". Poi spiega la gerarchia in porta
Al termine della sfida il tecnico nerazzurro Cristian Chivu ha dichiarato a DAZN: "La nota positiva è la vittoria, ne avevamo bisogno e abbiamo fatto una buona prestazione. Potevamo chiuderla prima, ma abbiamo trovato un portiere in grande giornata e sul gol loro abbiamo sofferto un po'. Alla fine ce l'abbiamo fatta, era importante vincere".
Chivu ha poi elogiato Pio Esposito e chiarito la gerarchia in porta: "Esposito le risposte le ha date in campo, si è integrato subito e sta lavorando molto bene. Regge la pressione e sono contento di quello che sta facendo. Josep Martinez? Ho dei portieri validi, che si aiutano. Sono contento della sua prestazione, volevo dargli minuti e far vedere come si integra per evitare di rimanere senza soluzione. Sommer rimane la nostra prima scelta, ma sono contento che i due abbiano minutaggio e non bisogna aspettare la Coppa Italia".
Grosso guarda il bicchiere mezzo pieno: "Prestazione coraggiosa"
L'allenatore del Sassuolo, Fabio Grosso, ha detto in conferenza stampa: "Aver creato i presupposti per riprendere la partita ci dà merito. Prestazione coraggiosa e di personalità contro un avversario molto molto forte. Sicuramente c'è qualcosa da migliorare ma ci teniamo le cose positive. Usciamo dal campo a testa alta. Abbiamo alternato il piano partita riuscendo anche a reggere il ritmo di una squadra forte".
Marotta spazientito su San Siro
Il Presidente del'Inter, Giuseppe Marotta, ha parlato sia prima che dopo la partita della questione legata alla vendita di San Siro.
Questo il suo pensiero a Sky Sport: "Sono un po’ preoccupato sia come presidente dell’Inter che come uomo di calcio, la città di Milano rischia di avere un ruolo marginale nello scenario europeo e mondiale: San Siro non è stato approvato per Euro 2032, non è in grado di ospitare finale di Champions, le due realtà cittadine rappresentano Milano a tutto tondo e ha bisogno di avere uno stadio funzionale e moderno, che possa rappresentare un senso di appartenenza forte. Purtroppo il dibattito politico si è aperto, tanti politici di 30 anni fa dimostrano di non capire la richiesta che fanno le due società. Tutto è nelle mani del consiglio comunale che sarà nelle prossime settimane. Il lavoro del sindaco è stato notevole, spero che la città di Milano capisca che Inter e Milan abbiano bisogno di una struttura moderna e al pari con i tempi con le strutture di tutta Europa".
Sul rischio di lasciare Milano: "Se esiste il rischio? Assolutamente sì, dobbiamo risolvere questo problema. Oggi la priorità oggi è rimanere a Milano, ma se così non fosse dovremo pensare a una soluzione alternativa e quindi è chiamo che dovremo trovarla a malincuore fuori dal comune di Milano. Da una parte c'è l'esigenza di colmare, dall'altra siamo legati a Milano. Entrambi i club ragionano così perché è necessario per tenere testa alle rivali“.
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