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Il no all'Inter in estate? Fabregas: "Non parlo di questo, non mi interessa. A Milano per vincere"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 15:45Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Il no all'Inter in estate? Fabregas: "Non parlo di questo, non mi interessa. A Milano per vincere"

Cesc Fabregas, tecnico del Como, nella sua conferenza stampa di vigilia della sfida contro l'Inter, ha risposto anche a una domanda sul no ai nerazzurri della scorsa estate, con Marotta e Ausilio che lo avevano messo nel mirino per il post Inzaghi: "Non parlerò di questo, non mi interessa ora. Mi fa male questa domanda, per l'emozione. Io sono al Como, mi mangio tutto e tutti per il Como. Andremo a vincere la partita, per fare una grande prestazione e continuare a crescere e niente di più. Io non sono quello: 'È successo questo, ora sono più debole'. No, io faccio il lavoro che faccio. L'Inter ha una grandissima squadra e un grandissimo allenatore, con dirigenti pure. Vado tantissimo a San Siro a vedere l'Inter in Champions, perché loro sono la squadra più forte. Qua non c'è vergogna per questo. Io ammiravo l'Inter di Inzaghi, chiudono gli occhi e tutti sanno dove sono. Non c'è vergogna nel dire che li analizziamo, ma noi vogliamo fare la migliore partita del mondo. Vogliamo fare una partitona". Presentiamo la partita contro l'Inter... "Non siamo noi la squadra che mette paura all'Inter. Hanno giocato tantissime partite, due finali di Champions League... quindi noi giocheremo la nostra partita, giocheremo le nostre carte e proveremo a vincere. Non vedo un'altra strada, con la consapevolezza però che giocheremo contro una squadra top, molto forte. Poi con tutte le nostre ambizioni per fare il nostro gioco". Quanto si è ridotto il gap rispetto all'ultima partita di maggio? "Poco. Capisco la domanda, ma manteniamo umiltà, piedi per terra. Siamo giovani, dobbiamo imparare ancora tanti cose. Vogliamo imparare a trovare questo tipo di serate, serate di Champions, che va al campo dell'Atletico Madrid e fa una grandissima partita anche se ha perso. Ma il calcio è così. L'80% della squadra che giocherà domani lo fa da 11 anni, noi no. Però i ragazzi hanno un'attitudine importante, domani per noi è una partita importante, per vedere dove siamo in questo momento".