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Brescia, ritorno al passato. Dicembre decisivo, ma con Corini alla guida
La scelta di Fabio Grosso aveva sorpreso un po' tutti, anche per via del curriculum dell'ex campione del mondo. I dubbi e le paure sono stati tramutati in realtà da 3 sconfitte, con 10 gol al passivo e nessuna rete siglata. Inevitabile la scelta di tornare al passato richiamando sulla panchina delle Rondinelle Eugenio Corini, tecnico della promozione adorato dalla piazza. Una scelta di cuore, forse "spinta" da quella lettera aperta indirizzata a Cellino da parte dei gruppi organizzati della tifoseria bresciana. Ad ogni modo sarà un mese decisivo, in cui il Brescia dovrà affrontare nell'ordine Spal, Lecce, Sassuolo e Parma: non si chiedono i 12 punti, ma ovviamente un bel bottino per poter uscire il prima possibile dalla zona rossa.
RITORNO AL PASSATO - Il titolo del famoso film guardava al futuro, ma in casa Brescia serviva fare qualche passo indietro per poter riprendere il timone di una squadra ormai alla deriva. Torna Corini, tornano anche le certezze: si ripartirà dal centrocampo della B, con Ndoj e Bisoli a supporto di Tonali. Non solo, ci sarà anche un Torregrossa in più (il tecnico lo ha avuto a disposizione soltanto per 45') dopo l'infortunio muscolare di San Siro. Elementi decisivi per la promozione che ora devono alzare il livello per poter evitare un ritorno immediato in cadetteria.
QUATTRO SFIDE - Saranno ben quattro le partite decisive per i biancoblù. Si parte domenica con la SPAL, una trasferta non semplice per nessuno. Sabato alle ore 15.00 ci sarà invece il match contro il Lecce, importantissimo sia per la classifica che per il morale: in casa deve ancora arrivare la prima vittoria stagionale. Poi ci sarà il recupero con il Sassuolo (non disputato per via della scomparsa del patron Squinzi) e il Parma, prima della chiusura del girone di andata con Lazio e Sampdoria. Quattro gare, sei considerando quelle di gennaio, in cui devono arrivare almeno tre successi, indipendentemente dal valore dell'avversario. Per la piazza, che vuole rimanere in A, ma soprattutto per poter dare un segnale inequivocabile alle dirette concorrenti per la salvezza. Per farlo, però, servirà ancora una volta la mano del “Genio”. Così viene chiamato Corini dalla piazza bresciana, che non vuole assolutamente rompere un legame forte con il proprio allenatore in un momento così delicato.
RITORNO AL PASSATO - Il titolo del famoso film guardava al futuro, ma in casa Brescia serviva fare qualche passo indietro per poter riprendere il timone di una squadra ormai alla deriva. Torna Corini, tornano anche le certezze: si ripartirà dal centrocampo della B, con Ndoj e Bisoli a supporto di Tonali. Non solo, ci sarà anche un Torregrossa in più (il tecnico lo ha avuto a disposizione soltanto per 45') dopo l'infortunio muscolare di San Siro. Elementi decisivi per la promozione che ora devono alzare il livello per poter evitare un ritorno immediato in cadetteria.
QUATTRO SFIDE - Saranno ben quattro le partite decisive per i biancoblù. Si parte domenica con la SPAL, una trasferta non semplice per nessuno. Sabato alle ore 15.00 ci sarà invece il match contro il Lecce, importantissimo sia per la classifica che per il morale: in casa deve ancora arrivare la prima vittoria stagionale. Poi ci sarà il recupero con il Sassuolo (non disputato per via della scomparsa del patron Squinzi) e il Parma, prima della chiusura del girone di andata con Lazio e Sampdoria. Quattro gare, sei considerando quelle di gennaio, in cui devono arrivare almeno tre successi, indipendentemente dal valore dell'avversario. Per la piazza, che vuole rimanere in A, ma soprattutto per poter dare un segnale inequivocabile alle dirette concorrenti per la salvezza. Per farlo, però, servirà ancora una volta la mano del “Genio”. Così viene chiamato Corini dalla piazza bresciana, che non vuole assolutamente rompere un legame forte con il proprio allenatore in un momento così delicato.
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