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Roma, Mancini: "Bel gruppo, obiettvo lottare per la Champions"
Dopo il pareggio in casa dell'Inter, il difensore della Roma Gianluca Mancini ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "Non vedevo l'ora di giocare questa partita contro una grande squadra".
Uno contro uno con Lukaku a campo aperto.
"Sì perchè fanno parte delle grandi partite. E' bello giocare contro questi attaccanti perchè ti aiuta a migliorare. Ho fatto qualche errore, meno male che c'era Spinazzola dietro, ma è un percorso di crescita dove sto cercando di imparare il più possibile".
La dimensione di questa Roma.
"Lottare per la Champions. Siamo un bel gruppo, allenati da un ottimo allenatore e da un grande staff. Ci sono giocatori di esperienza che aiutano noi giovani. Siamo forti. Dobbiamo pensarlo ogni domenica contro le big e le squadre piccole sulla carta. Dobbiamo avere questi atteggiamenti fino alla fine e provare ad arrivare in Champions".
Il cambio fra l'Atalanta e la Roma.
"Sta nel capire velocemente le cose che ti dice il mister. Quando sono arrivato alla Roma sapevo delle difficoltà che potevo avere all’inizio e non nascondo di averle avute perchè è stato un cambiamento radicale. Grazie anche ai miei compagni che mi hanno aiutato".
Le difficoltà iniziali con Fonseca.
"Nelle prime partite di campionato eravamo in difficoltà perchè il mister arrivava da un campionato diverso e noi dovevamo adattarci al suo modo di difendere. Vuole una scalata veloce dei difensori. Io ero abituato a giocare nella difesa a tre ai tempi dell'Atalanta e gli altri perché erano abituati a giocatore a quattro ma in modo diverso ma il mister è riuscito a capire le nostre esigenze. La prima cosa di cui si è preoccupato è la profondità, noi attaccavamo e non eravamo messi bene in campo. In questo è stato bravo e poi sa leggere bene le partite. Ti aiuta molto".
Uno contro uno con Lukaku a campo aperto.
"Sì perchè fanno parte delle grandi partite. E' bello giocare contro questi attaccanti perchè ti aiuta a migliorare. Ho fatto qualche errore, meno male che c'era Spinazzola dietro, ma è un percorso di crescita dove sto cercando di imparare il più possibile".
La dimensione di questa Roma.
"Lottare per la Champions. Siamo un bel gruppo, allenati da un ottimo allenatore e da un grande staff. Ci sono giocatori di esperienza che aiutano noi giovani. Siamo forti. Dobbiamo pensarlo ogni domenica contro le big e le squadre piccole sulla carta. Dobbiamo avere questi atteggiamenti fino alla fine e provare ad arrivare in Champions".
Il cambio fra l'Atalanta e la Roma.
"Sta nel capire velocemente le cose che ti dice il mister. Quando sono arrivato alla Roma sapevo delle difficoltà che potevo avere all’inizio e non nascondo di averle avute perchè è stato un cambiamento radicale. Grazie anche ai miei compagni che mi hanno aiutato".
Le difficoltà iniziali con Fonseca.
"Nelle prime partite di campionato eravamo in difficoltà perchè il mister arrivava da un campionato diverso e noi dovevamo adattarci al suo modo di difendere. Vuole una scalata veloce dei difensori. Io ero abituato a giocare nella difesa a tre ai tempi dell'Atalanta e gli altri perché erano abituati a giocatore a quattro ma in modo diverso ma il mister è riuscito a capire le nostre esigenze. La prima cosa di cui si è preoccupato è la profondità, noi attaccavamo e non eravamo messi bene in campo. In questo è stato bravo e poi sa leggere bene le partite. Ti aiuta molto".
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