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Il borsino degli allenatori: Conte il migliore, Pirlo predestinato, Gattuso sfortunato…
La domanda è sempre la stessa: quanto incide l’allenatore sui risultati della squadra? Negli anni ’80, la figura dell’allenatore non aveva tanta rilevanza. Poi è arrivato Sacchi e tutto è cambiato. Ai giorni nostri, il tecnico è l’anima pulsante di ogni squadra. Senza un buon allenatore, anche una rosa di fenomeni rischia di andare in tilt. La guida spirituale e tecnica dell’allenatore ha un valore enorme. Basti pensare al Liverpool. Da quando Klopp non è più lo stesso, i Reds sembrano spenti, stanchi, svogliati…
In Italia ci sono tante diverse modalità di allenatore. La classifica parla chiaro. Quando c’è da giocare sul lungo periodo, quindi in un campionato, Conte ha una marcia in più rispetto a tutti. La sua capacità di entrare nella mente dei suoi giocatori è evidente. Si pensi a quanti giocatori della rosa nerazzurra sono stati migliorati, sensibilmente, dall’allenatore nerazzurro. Bastoni e Barella sono cresciuti enormemente. Eriksen è finalmente un giocatore funzionale mentre Perisic è diventato un giocatore completo, che sa fare tutta la fascia. Capolavori di un allenatore troppo spesso giudicato per i suoi modi (rivedibili), dimenticando la sua abilità nel riuscire a trovare la soluzione migliore per ogni giocatore a disposizione. Conte è bravissimo nel suo lavoro, meno nel rapportarsi con l’esterno ma nessuno è perfetto…
E Pirlo? C’è chi giura che sia un predestinato. Non è uno “alla Conte”. Non digrigna i denti, non urla contro tutto e tutti ma ha il suo stile. Pacato, sereno e attento. Sta imparando strada facendo. A volte pare confusionario, in altre un genio assoluto. La verità sta nel mezzo. E’ alla sua prima esperienza su una panchina top. Gli va dato tempo e modo di sbagliare anche se, quando si è l’allenatore della Juventus, il margine di errore è bassissimo. Comunque sia, Pirlo non è un bluff.
Più complicato giudicare Gattuso. La fortuna non sorride al povero Ringhio. Come si fa a dare un voto al suo operato quando è sempre alle prese con un’infermeria super affollata? Si tratta di un allenatore nostrano, che dice sempre quello che pensa. Una dote e una negligenza, allo stesso tempo. Gattuso ci sta mettendo l’anima per far quadrare le cose a Napoli. Sarebbe bello poterlo vedere in azione con tutta la rosa a disposizione…
Tra i primi della classe ci sono anche Pioli e Fonseca. Il primo non è un ragazzino. Chi pensa che il Diavolo sia nelle mani di Ibrahimovic ci sbaglia. Pioli ha l’esperienza e il carisma necessari per prendere decisioni impopolari. Sarebbe riduttivo pensare che il suo ottimo operato sia figlio solo di Sua Maestà Ibrahimovic. Fonseca? Il più sottovalutato di tutti. La Roma è una signora squadra, allenata da un signor allenatore. Non è facile essere il tecnico della Roma. Fonseca non perde mai la tranquillità e questo è un grande pregio. In città se la cava bene anche Inzaghi (Simone). Ormai è un tutt’uno con i colori biancocelesti. Binomio che funziona a meraviglia.
E’ evidente: in Serie A abbiamo allenatori di indubbie qualità. Ognuno, a suo modo, è speciale. E, attenzione, non c’è stato spazio per citare gente come il rivoluzionario Gasperini, l’inossidabile Juric, l’eterno Ranieri, l’ambizioso De Zerbi e via dicendo. Non credo ci sia un altro campionato, di prima fascia, con così tanta varietà di specie di allenatori…
In Italia ci sono tante diverse modalità di allenatore. La classifica parla chiaro. Quando c’è da giocare sul lungo periodo, quindi in un campionato, Conte ha una marcia in più rispetto a tutti. La sua capacità di entrare nella mente dei suoi giocatori è evidente. Si pensi a quanti giocatori della rosa nerazzurra sono stati migliorati, sensibilmente, dall’allenatore nerazzurro. Bastoni e Barella sono cresciuti enormemente. Eriksen è finalmente un giocatore funzionale mentre Perisic è diventato un giocatore completo, che sa fare tutta la fascia. Capolavori di un allenatore troppo spesso giudicato per i suoi modi (rivedibili), dimenticando la sua abilità nel riuscire a trovare la soluzione migliore per ogni giocatore a disposizione. Conte è bravissimo nel suo lavoro, meno nel rapportarsi con l’esterno ma nessuno è perfetto…
E Pirlo? C’è chi giura che sia un predestinato. Non è uno “alla Conte”. Non digrigna i denti, non urla contro tutto e tutti ma ha il suo stile. Pacato, sereno e attento. Sta imparando strada facendo. A volte pare confusionario, in altre un genio assoluto. La verità sta nel mezzo. E’ alla sua prima esperienza su una panchina top. Gli va dato tempo e modo di sbagliare anche se, quando si è l’allenatore della Juventus, il margine di errore è bassissimo. Comunque sia, Pirlo non è un bluff.
Più complicato giudicare Gattuso. La fortuna non sorride al povero Ringhio. Come si fa a dare un voto al suo operato quando è sempre alle prese con un’infermeria super affollata? Si tratta di un allenatore nostrano, che dice sempre quello che pensa. Una dote e una negligenza, allo stesso tempo. Gattuso ci sta mettendo l’anima per far quadrare le cose a Napoli. Sarebbe bello poterlo vedere in azione con tutta la rosa a disposizione…
Tra i primi della classe ci sono anche Pioli e Fonseca. Il primo non è un ragazzino. Chi pensa che il Diavolo sia nelle mani di Ibrahimovic ci sbaglia. Pioli ha l’esperienza e il carisma necessari per prendere decisioni impopolari. Sarebbe riduttivo pensare che il suo ottimo operato sia figlio solo di Sua Maestà Ibrahimovic. Fonseca? Il più sottovalutato di tutti. La Roma è una signora squadra, allenata da un signor allenatore. Non è facile essere il tecnico della Roma. Fonseca non perde mai la tranquillità e questo è un grande pregio. In città se la cava bene anche Inzaghi (Simone). Ormai è un tutt’uno con i colori biancocelesti. Binomio che funziona a meraviglia.
E’ evidente: in Serie A abbiamo allenatori di indubbie qualità. Ognuno, a suo modo, è speciale. E, attenzione, non c’è stato spazio per citare gente come il rivoluzionario Gasperini, l’inossidabile Juric, l’eterno Ranieri, l’ambizioso De Zerbi e via dicendo. Non credo ci sia un altro campionato, di prima fascia, con così tanta varietà di specie di allenatori…
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