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27 maggio 1964, l'Inter vince la sua prima Coppa Campioni. Contro lo storico Real Madrid
Dopo il Milan, ecco l'Inter. Perché se nel 1963 erano stati i rossoneri ad alzare la loro prima Coppa dei Campioni - e la prima italiana, più in generale - l'anno seguente il trofeo fa il salto del Naviglio. Sono i nerazzurri allenati da Helenio Herrera a battere il Real Madrid, diventando la Grande Inter con Angelo Moratti come presidente. Il direttore è Italo Allodi, con Sandro Mazzola che esplode definitivamente dopo gli anni all'ombra dei ricordi del padre, Valentino, presente sul volo di ritorno dall'amichevole contro il Benfica il 4 maggio del 1949, giorno diventato tristemente famoso per la tragedia di Superga.
Un percorso iniziato a Liverpool, contro l'Everton, seccato da un gol di Jair nel ritorno a Milano. Poi il Monaco, decisamente meno ostico rispetto ai Blues. Ai quarti di finale c'è il Partizan Belgrado, avversario semplice da battere, mentre in semifinale c'è il Borussia Dortmund. 2-2 all'andata, mentre a San Siro c'è un 2-0 firmato da Mazzola e Jair. Tutto questo per arrivare all'atto conclusivo proprio contro le Merengues, in uno stadio diventato mitico come il Prater di Vienna.
Circa 20 mila gli italiani per vedere la partita, in una sorta di migrazione di massa. Dall'altra parte ci sono Di Stefano, Puskas, Amando, Gento e Felo. Ma la partita è sbilanciata, con Sandro Mazzola mattatore e autore di una doppietta, con il gol di Milani a chiudere la partita sul definitivo 3-1. Puskas si avvicinerà a Mazzola, per dirgli di "avere rivisto Valentino". Forse il momento più bello, ancor più di quello di alzare la Coppa per la prima volta. Questa la formazione schierata dall'Inter per l'occasione: Sarti, Burgnich, Guarneri, Picchi, Facchetti; Mazzola, Tagnin, Suarez; Jair, Milani, Corso.
Un percorso iniziato a Liverpool, contro l'Everton, seccato da un gol di Jair nel ritorno a Milano. Poi il Monaco, decisamente meno ostico rispetto ai Blues. Ai quarti di finale c'è il Partizan Belgrado, avversario semplice da battere, mentre in semifinale c'è il Borussia Dortmund. 2-2 all'andata, mentre a San Siro c'è un 2-0 firmato da Mazzola e Jair. Tutto questo per arrivare all'atto conclusivo proprio contro le Merengues, in uno stadio diventato mitico come il Prater di Vienna.
Circa 20 mila gli italiani per vedere la partita, in una sorta di migrazione di massa. Dall'altra parte ci sono Di Stefano, Puskas, Amando, Gento e Felo. Ma la partita è sbilanciata, con Sandro Mazzola mattatore e autore di una doppietta, con il gol di Milani a chiudere la partita sul definitivo 3-1. Puskas si avvicinerà a Mazzola, per dirgli di "avere rivisto Valentino". Forse il momento più bello, ancor più di quello di alzare la Coppa per la prima volta. Questa la formazione schierata dall'Inter per l'occasione: Sarti, Burgnich, Guarneri, Picchi, Facchetti; Mazzola, Tagnin, Suarez; Jair, Milani, Corso.
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