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Lazio-Juventus 1-1, le pagelle: Vecino l'uomo del destino, Kalulu da 4

Lazio-Juventus 1-1, le pagelle: Vecino l'uomo del destino, Kalulu da 4TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 06:10Serie A
di Ivan Cardia

Lazio-Juventus 1-1
(90’+6 Vecino; 52’ Kolo Muani)

Le pagelle della Lazio - A cura di Paolo Lora Lamia

Mandas 5,5 - Partita senza troppi interventi, ma con un gol subito sul quale non è esente da responsabilità. La sensazione è che sia andato troppo morbido sul colpo di testa di Kolo Muani che vale lo 0-1.

Marusic 5 - Pensa a contenere uno Weah abbastanza intraprendente, compito che gli riesce a fatica. Il gol di Kolo Muani che sblocca il match arriva dalla sua parte. Dal 65' Lazzari 7 - Nettamente meglio rispetto al compagno, a livello di spinta sulla destra e di cross invitanti per le punte. Uno suo cross porta al gol di Vecino, dopo un miracolo di Di Gregorio su Castellanos.

Gila 6 - Prova di grande solidità. Pur confrontandosi con un attacco temibile come quello juventino, concede agli avversari poco o nulla.

Romagnoli 5,5 - Forma con Gila una coppia coriacea, respingendo qualche pallone insidioso ed evitando patemi a Mandas. Meno bene nella ripresa, quando si perde Kolo Muani sul gol.

Pellegrini 6 - Soffre e non poco contro Alberto Costa, risultando nel complesso uno dei più in difficoltà nell'undici biancoceleste in avvio. Migliora molto dopo l'intervallo.

Rovella 5 - Impreciso e timido negli appoggi, dimostra di non essere particolarmente in giornata. Non migliora con il procedere del match. Dal 65' Vecino 7,5 - L'uomo del destino. Conferisce alla mediana maggiore sostanza, oltre che inserimenti in area avversaria. Uno di questi lo porta a siglare l'1-1 last minute, con una zampata vincente su respinta di Di Gregorio.

Guendouzi 6,5 - Il solito guerriero in mezzo al campo, che mette insieme una collezione interessante di palloni recuperati e chiusure vicino alla sua area. Nella ripresa, prova anche a calciare verso la porta.

Isaksen 6 - Il più guizzante del trio iniziale alle spalle del Taty, crea qualche situazione pericolosa sul fronte destro dell'attacco nei primi 45 minuti. Esce subito dopo lo 0-1, più per la volontà di Baroni di cercare una scossa che per demeriti. Dal 53' Pedro 6,5 - Mette in campo esperienza e qualità, risultando tra i più pericolosi nell'ultimo scorcio di gara.

Dele-Bashiru 5,5 - Baroni gli chiede di mettere fisicità e corsa sulla trequarti e lui fa quello che può, pur non impattando in modo clamoroso sulla gara. Dal 53' Dia 5,5 - Meno bene rispetto agli altri subentrati. Sfiora il pari una volta nel finale, ma Di Gregorio devia sul palo.

Zaccagni 5 - In ombra nella prima frazione di gioco, quasi cancellato da un sontuoso Kalulu. Le cose non migliorano dopo il rosso all'ex Milan.

Castellanos 6,5 - Tanto movimento e anche dei ripiegamenti fino a metà campo. Apprezzabile per questo e, sul piano della pericolosità in zona gol, cresce nel finale ed entra nell'azione dell'1-1. Ha anche il merito di far espellere Kalulu.

Marco Baroni 6 - La mossa di Dele-Bashiru sulla trequarti non paga, così come l'approccio nella ripresa. Molto bene i cambi, che di fatto consentono di rimanere in vita per l'Europa che conta.

Le pagelle della Juventus - A cura di Ivan Cardia

Di Gregorio 7 - Il palo lo aiuta, ma la parata sulla conclusione di Dia a un soffio dal triplice fischio vale un gol, anche se poi lo incasserà comunque. Prende anche la zuccata di Castellanos a tempo scaduto, sul tap-in di Vecino non può nulla.

Kalulu 4 - Tra i migliori in campo fino al blackout: colpo alla schiena di Castellanos, Juve in 10 e campionato già finito viste le due giornate di squalifica in arrivo. Rovina i piani a Tudor: come abbassarsi tre voti in un colpo solo.

Veiga 6,5 - Che questa Juve abbia affidato a lui il compito che negli anni è stato di Platini, Del Piero e Pirlo (per citarne tre) non è mica colpa sua: la serata non si riduce a una punizione calciata alle stelle, ed è positiva. Leader difensivo della squadra di Tudor, anche in maniera fin troppo veemente: unico a tenere la testa a posto, tiene in gioco Vecino sull’1-1 ma si parla veramente di mezzo piede.

Savona 5 - Il fuorigioco di Castellanos sana la leggerezza che altrimenti avrebbe portato la Lazio dal dischetto e rovinato la serata della sua Juve. Tutto bene finché non entra Pedro, poi non ci capisce più nulla.

Costa 6,5 - Buona la prima, da titolare, a quattro mesi dal suo arrivo in bianconero. Aiuta Kalulu - finché questi non si butta fuori dalla partita - a neutralizzare Zaccagni e regala anche più di uno spunto offensivo. Alza bandiera bianca per un problema fisico. Dal 79’ Douglas Luiz s.v..

Locatelli 5,5 - Chi lo marca Vecino? Il gol dell’uruguaiano pesa su una gara per il resto apprezzabile, anche per la disponibilità a sacrificarsi nella linea difensiva.

Thuram 6,5 - Il giallo lo toglierà dalla prossima con l’Udinese, in piena volata Champions. Tiene alta la testa, regge il duello tutto francese con Guendouzi.

Weah 6 - Dislocato sulla sinistra, finché ci sono Marusic e Isaksen non soffre. Poi è tutto un altro discorso, ma dà comunque il suo contributo in fase offensiva.

Nico Gonzalez 5 - Non si vede, non si sente: in 45 minuti l’unico che convince è Igor Tudor. A toglierlo dal campo. Dal 46’ Conceicao 6 - Meglio delll’argentino, non che ci volesse granché. Qualche iniziativa, la sua serata dura mezz’ora perché servono centimetri per difendere il vantaggio. Dall’86’ Vlahovic s.v..

McKennie 6,5 - A tutto campo, il suo cross dal fondo per il centravanti in prestito dal PSG è un cioccolatino che fa dolce il sabato bianconero. Castellanos gli salta in testa in occasione dell’1-1.

Kolo Muani 7 - Ritrova il gol in trasferta, che gli mancava da febbraio: facile facile, infila Mandas di testa dopo essere stato dimenticato dalla difesa biancoceleste. Rete a parte, nel secondo tempo si muove meglio che nel primo. Dal 76’ Adzic s.v. - Entro, saluto, esco, ciao. Dall’86’ Gatti s.v..

Igor Tudor 6,5 - Ma non si poteva mettere dentro direttamente Vlahovic? Il ripensamento su Adzic è tutto da spiegare, per il resto una Juve incerottata esce con un punto dall’ultimo big match della volata per la prossima Champions. Dalla sua ha il calendario, anche se - tra infortuni e squalifiche - dovrà inventarsi la formazione con l’Udinese. Ed espugnare l’Olimpico avrebbe fatto la differenza: fino al novantaseiesimo era suo.

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