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tmw / juventus / Editoriale
La dura legge di Comolli: aspettando i fatti, prove di vecchia Juve?TUTTO mercato WEB
Oggi alle 17:59Editoriale
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

La dura legge di Comolli: aspettando i fatti, prove di vecchia Juve?

Comolli ha scelto la linea dura rispetto ai casi Vlahovic, Weah e Douglas Luiz: un segnale verso il ritorno alla Juve del passato

Qualcuno utilizza la classica espressione “pugno duro” dopo aver ascoltato le parole di Comolli e la mente torna inevitabilmente alla Juve di un tempo. Quella in cui ogni giocatore doveva sottostare alle leggi bianconere, più o meno scritte e guai a mancare di rispetto. Così come era impensabile il ricatto di qualche agente in sede di mercato. Le parole con cui vengono affrontate le tre spine principali di questo periodo, certificano il nuovo corso, per la verità vecchio se si pensa alla presa di posizione di antica memoria. Stile Moggi, se vogliamo indicare un riferimento pertinente.  Per il momento siamo a livello di dichiarazioni davanti alle telecamere, la speranza il tutto alla fine venga confermato con i fatti.

Il primo nodo è legato a Vlahovic, separato in casa ormai da tempo e difficile da cedere per i noti motivi di natura economica. Senza tanti giri di parole, il direttore generale della Juve precisa: “Può partire, ma solo se arriva la giusta offerta. Al momento inesistente”. Tradotto, nessuna rescissione consensuale, vade retro minusvalenza. Per evitarla, bisognerebbe venderlo a non meno di 20 milioni. Senza un acquirente in grado di sborsare quella cifra, il serbo resterà, ma non ci sarà alcuna emarginazione, anzi sarà a disposizione di Tudor. Al termine della stagione poi sarà svincolato e potrà scegliere la squadra. Milan e Allegri avvisati. Più o meno stesso discorso per Weah, anche se in una condizione contrattuale diversa: ”Vuole andare al Marsiglia, ma nel calcio non si può scegliere una squadra perché si resta ai margini se manca l'offerta giusta”. In sintesi, il prezzo lo decide la Juve. Frecciata al giocatore, ma soprattutto al suo agente che aveva parlato di problemi creati da “un dirigente” per vendetta.

Di natura comportamentale è il problema Douglas Luiz. Troppo facile chiedere scusa dopo essersi presentato al raduno con qualche giorno di ritardo. Multa sicura e valigie pronte, per la verità da tempo, con volo prenotato per l'Inghilterra. Sostanziale tregua armata tra il centrocampista e la Juve. Comolli ricorda: “Tutti devono rispettare la maglia che indossano”. I tifosi bianconeri apprezzano la linea dura del dirigente perché vogliono una società che torni finalmente a farsi rispettare, allo stesso tempo hanno una comprensibile fame di trofei. Sotto questo aspetto, nessun riferimento temporale  da parte dell'ex presidente del Tolosa: “Non ci diamo scadenze, ma c'è il potenziale per tornare a vincere”. Nella parte finale del suo discorso, a livello di attrattiva, Comolli accosta la Juve al Liverpool. Profezia?