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tmw / juventus / Editoriale
Squadra specchio della società. Crescere di pari passo per tornare a dettare le regole e non a subirle!TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli
per Bianconeranews.it

Squadra specchio della società. Crescere di pari passo per tornare a dettare le regole e non a subirle!

Per tornare ad essere una grande squadra bisogna cominciare dalla società. Lavori in corso, certo, ma al momento la sensazione è che la forza fuori dal campo sia pressappoco paragonabile a quella in campo. Cosi si rischia di restare “ ostaggi” delle bizze di Vlahovic o dei procuratori di Weah, piuttosto che dei mal di pancia di Mbangula. Qualcuno potrà obiettare: è il calcio moderno dove i procuratori e i giocatori fanno il bello e il cattivo tempo. Vero, ma è per questo che occorrono dirigenti con il pelo sullo stomaco, pronti a fronteggiare e battagliare su ogni situazione . Non abbiamo ancora elementi per giudicare il lavoro di Comolli, da troppo poco tempo alla Juve e con una situazione davanti non comoda. Costruire qualcosa di nuovo scavando tra le macerie ereditate dalla gestione precedente. Ma una prima cosa ci viene da sottolineare, attenzione a non commettere gli stessi errori fatti con Giuntoli. Guai a lasciare un uomo solo al comando, guai a delegare troppo guai a non seguire passo passo il lavoro dei manager.

Ecco perchè la compagine dirigenziale va completata nel più breve tempo possibile. Dispiace dirlo, ma la Juventus non può restare bloccata dallo stipendio di Vlahovic o dalle decisioni del serbo. La squadra va costruita, anticipando le mosse dell’entourage del serbo. E qui si deve muovere la proprietà: altro che 30.000 euro di premio, sempre che sia vero,  per l’eventuale passaggio del turno contro il Real Madrid, qui purtoppo si deve mettere denaro fresco per costruire a prescindere da ciò che deciderà l’ex giocatore della Fiorentina. Metterlo spalle al muro insomma: nessuno gli può impedire di restare e andare via a zero, ma la società, quella forte e decisa, può dettare le condizioni. Stesso discorso per chi dovrà essere ceduto. Chi non accetta, chi si sente “ usato” chi pensa di aver trovato l’eden a Torino, bene che cambi idea, pena la possibilità di restare un anno alla finestra.

L’assunto principale resta il solito, muoversi a prescindere dagli altri il che, ce ne rendiamo conto, comporta ulteriori spese, ulteriori investimenti e rilanci che sono già stati effettuati lo scorso anno con oltre 200 milioni purtoppo senza effetto. Anzi con effetti devastanti vedi Nico Gonzalez, vedi Luiz, vedi Koopmainers oggi zavorre e speriamo domani risorse.

Nel frattempo questa sera la Juve scende in campo al cospetto del gigante Real Madrid. Dopo la brutta figura rimediata con il City occorrerà un’inversione di tendenza almeno sul piano della tenuta. Perché un’altra caporetto chiuderebbe nel peggior modo possibile la stagione, lasciando strascichi pesanti anche in vista della nuova. Ma per favore, ammesso che sia vero, nessun premio ai giocatori. Questo no sarebbe davvero un brutto segnale nei confronti dei tifosi e dell’amore riversato ogni santo giorno verso la maglia.