ESCLUSIVA BN - Gentile: "Con Di Maria la Juve può vincere lo scudetto. No al riscatto di Paredes, e su Pogba..."

Claudio Gentile, una delle storiche bandiere della Juventus, nonché campione del Mondo '82 con l'Italia, si è raccontato IN ESCLUSIVA ai microfoni di Bianconeranews, spaziando sui temi più caldi del momento. Dall'effetto di Di Maria, passando per il rinnovo di Pogba e il sogno scudetto. Per finire, un messaggio d'affetto nei confronti del grande campione Gianluca Vialli.

Di Maria, criticato fino a poche settimane fa, si è rivelato poi decisivo nella finale Mondiale, regalando la Coppa del Mondo all'Argentina. Cosa ti aspetti da lui?

"Questo Di Maria aumenta le chance di recuperare punti in classifica e di ambire al successo finale. Bisogna vedere se manterrà la condizione e se giocherà nella posizione che preferisce".

Il rinnovo di Iling-Junior dimostra che la Juventus punta tanto sui giovani. Ti convince la linea verde intrapresa dalla società?

"I ragazzi possono dare una svolta alla società, non è facile trovare i sostituti dei big così giovani. Sono fiducioso, penso che questi ragazzi saranno protagonisti anche nel finale di stagione".

Chi è il giovane che ti ha impressionato più di tutti?

"Fagioli e Miretti stanno dando qualcosa in più degli altri e secondo me sono già all'altezza. Penso che loro due potrebbero dare la forza per arrivare a vincere il campionato. Questi ragazzi hanno bisogno di giocare, maturano giocando partite e facendo allenamenti con gli altri giocatori della società".

Pogba non ha ancora giocato un minuto in gare ufficiali ma alla Juve è già costato oltre 5 milioni. È un flop?

"A questo punto si può solo sperare. Dipende tutto da lui, se riuscirà a risolvere i problemi o se non potrà arrivare dove invece vorrebbe. Più avanti si vedrà su quale strada si trova".

Se Pogba tornasse titolare, al posto di chi giocherebbe?

"Dipende tutto da lui e dalle valutazioni che farà Allegri. Non sappiamo ancora se tornerà il giocatore che era prima, ma se dovesse rientrare al 100% allora potrebbe giocare al posto di Fagioli perché è il più giovane e avrà molto tempo per giocare".

22,6 milioni è il riscatto previsto per Paredes. Ad oggi tu lo riscatteresti?

"No. La Juve ha alternative di qualità, meglio scommettere sui giovani".

Cosa vuol dire essere juventino e giocare per la Juve?

"Da piccolo mio padre voleva farmi vedere sempre le partite dell'Inter ma io ero juventino già da piccolo. Il sogno di vestire questa maglia si è avverato e l'ho indossata per undici anni. È anche una responsabilità enorme vestirla, in molti - acquistati dalla Juve - non hanno reso per quanto ci si aspettava. Alla Juve bisogna cogliere le opportunità, io ci sono riuscito da giovane e da lì ho costruito il mio futuro".

La Juve può lottare per lo scudetto?

"Sì, io la vedo in corsa. Penso che in questo periodo Allegri abbia lavorato sulla testa dei calciatori, io sono molto fiducioso. Non penso che la Juve non torni ad essere tra le prime due-tre del campionato. Con un po' di fortuna si può arrivare anche a vincere qualcosa che molti non speravano. Il Napoli è impostato molto bene, gioca un bel calcio e i giovani stanno facendo bene. Questo Mondiale a novembre potrebbe dare possibilità a molti calciatori di recuperare da problemi fisici, però al di là di tutto, il Napoli è da scudetto e la Juve dovrà lottarci per vincere il campionato".

Inchiesta Prisma e possibili rischi per la Juve, sei preoccupato?

"Le plusvalenze le hanno fatte anche altre società. Forse ci saranno delle multe da pagare ma per quanto riguarda la classifica non penso che verranno assegnate penalizzazioni".

Vuoi lasciare un messaggio o una dedica a Gianluca Vialli, alle prese con la partita più difficile della sua vita? 

Lui e Mancini erano due ragazzi che andavano al di là delle qualità tecniche, due bellissime persone. Questa notizia mi ha colpito moltissimo, a volte la vita è crudele perché queste brutte cose accadono sempre a persone che sono esempi da seguire. Vialli è sempre stata una persona positiva, mi auguro di cuore che possa venirne fuori al più presto.