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Giustizia sportiva e stampa ad orologeria contro la JuventusTUTTO mercato WEB
venerdì 31 marzo 2023, 10:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Giustizia sportiva e stampa ad orologeria contro la Juventus

Juventus da una parte, giustizia e stampa dall'altra. Ci risiamo, verrebbe da dire. Il Procuratore Federale Chiné dovrebbe chiudere oggi o lunedì le indagini su manovra stipendi e partnership con altre società, malgrado la proroga sia scaduta quattro giorni fa. Comunque sia, vigilia di un match. Domani infatti si gioca la sfida di campionato contro il Verona. Tutto sommato avversario alla portata. Martedì della prossima settimana, però, semifinale d'andata di Coppa Italia con l'Inter, impegno mai banale. Un caso? Forse. Non è finita. Il 19 aprile il Collegio di Garanzia dello Sport dovrà decidere sul ricorso del club bianconero relativo al -15 inflitto dalla Corte della Figc per le plusvalenze. Anzi no, per slealtà sportiva (Art. 4 C.G.S.). Guarda caso 24 ore prima del ritorno dei quarti di Europa League contro lo Sporting di Lisbona. Un caso? Forse. Tornando alla questione stipendi, difficilmente il percorso giudiziario terminerà in questo campionato, quindi eventuali pene sarebbero da scontare nel prossimo. Fonti federali, però, ci fanno sapere che la stessa Figc vorrebbe chiudere tutto entro questa stagione. Un caso? Questa volta ci sbilanciamo e rispondiamo un secco no.

Parallelamente alla giustizia, con la puntualità del classico orologio svizzero, alcuni giornali rimettono nel mirino la Juventus. In attesa delle decisioni di Chiné, tornano gli immancabili titoli ad effetto. In alcuni casi al limite del “terrorismo mediatico” nei confronti soprattutto dei tifosi, preoccupati per le sorti della loro squadra. I fantasmi di Calciopoli tornano minacciosi. “La Juve rischia una penalizzazione tra i 30 e i 40 punti”. Tradotto, retrocessione sicura, o quasi. Oppure: “Attenta Juve, rischi un'altra penalità in classifica”. Madama fa vendere e questo è noto, ma spesso l'impressione è di essere difronte a un mix di incompetenza e malafede. Vengono consultati esperti prima di scrivere articoli su un argomento tanto tecnico quanto delicato come la giustizia? E la deontologia professionale dov'è finita? Ricordiamo tutti la quantità industriale di intercettazioni rese note prima della sentenza del -15, contro le quali si schierò il Ministro della Giustizia Nordio, promettendo interventi del Governo in questo ambito. La stampa condiziona l'opinione pubblica. E quest'ultima i tribunali, come ci ha confessato un ex giudice federale. Calciopoli docet.