
Campo dedicato a Vialli, Malagò: "Messaggio forte". Gravina: "E' stato un eroe"
Il CONI ha deciso di intitolare un campo del Centro di Preparazione Olimpica all'ex attaccante della Juventus Gianluca Vialli e lo ha fatto oggi con una cerimonia ufficiale. "Quando ci siamo riuniti in Giunta, qualche mese fa, per discutere l'ipotesi di intitolare il campo a Vialli non abbiamo fatto una scelta emotiva - ha detto il n.1 dello sport italiano Giovanni Malagò -. Il CONI voleva lanciare un messaggio forte che mi sembra oggi sia arrivato in modo molto forte. Siamo nel Centro di Preparazione Olimpica, intitolato al nostro predecessore Giulio Onesti, un signore che nel dopoguerra fu mandato dal Governo con l'idea di chiudere il CONI. Nel giro di qualche anno si trasformò da commissario liquidatore a Presidente con grande lungimiranza perché si accorse che, pur essendoci stata contaminazione politica durante il fascismo, nel CONI si faceva sport, si vinceva ed era già una eccellenza nel mondo. L'apice fu portare l'Olimpiade a Roma nel 1960: la città ne ha beneficiato anche per l'impiantistica sportiva e questo luogo lo testimonia. Oggi questo campo viene intitolato a Vialli, ma questo è il campo di tutti gli sportivi italiani e più che mai della FIGC".
Mentre il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha detto: "Grazie al Presidente del CONI perché questo è un momento importante, soprattutto per aver voluto dare un segno tangibile ricordando quanto Gianluca abbia rappresentato per il mondo del calcio e dello sport in genere. Vialli ha dimostrato in modo chiaro ed evidente che quando fai qualcosa per amore, con passione, quando trasformi una delle prove più dure della tua vita in un momento di testimonianza diventi un eroe. Gianluca è stato un grande professionista, un grande atleta, un uomo di grande valore che ha dato un messaggio di speranza a tanti giovani che conoscono il momento della sofferenza. Ci stringiamo tutti attorno a lui: è ancora con noi e lo sarà per sempre".
Infine il ct Roberto Mancini ha aggiunto: "Gianluca è stato un grandissimo calciatore, soprattutto un grande uomo. Solo due anni fa eravamo concentrati sull'Europeo, lui era in un momento difficile ma pienamente con noi: per questo ringrazio Gravina, sono stati due anni meravigliosi, e ringrazio il CONI e il presidente Malagò per l'iniziativa odierna. Luca ci ha lasciato fisicamente ma resterà sempre con noi".







